Alcune sue opere grafiche sono conservate nella collezione permanente del Museo. Ha partecipato, inoltre, alla X e alla XII edizione della Quadriennale di Roma (1972 e 1992) ed è stato invitato a diverse edizioni della Biennale di Venezia (1966, 1972, 1978, 1982, 1988). La Biennale, inoltre, del 1988 gli ha dedicato una sala personale nel Padiglione Italiano. «Piero Guccione - afferma il critico d'arte Vittorio Sgarbi - è stato senza dubbio, e occorre dirlo chiaro e forte, il più grande pittore degli ultimi 50 anni. Dopo la morte di Fontana, Gnoli e Burri ha rappresentato la sintesi suprema di pittura figurativa e astratta. Nessuno ha rappresentato meglio di lui l'essenza e il turbamento dell'uomo alla fine dell'universo di valori dell'Occidente. Le ultime due grandi mostre di Piero Guccione furono all'esistenza a Castellabate, nel Cilento, e poi al Museo di Caltagirone a cura di Giuseppe Iannaccone e Vittorio Sgarbi», conclude il critico.
«Piero Guccione è stato senza dubbio, e occorre dirlo chiaro e forte, il più grande pittore degli ultimi 50 anni». Lo dice il critico d'arte Vittorio Sgarbi. «Dopo la morte di Fontana, Gnoli e Burri ha rappresentato la sintesi suprema di pittura figurativa e astratta - aggiunge Sgarbi - Nessuno ha rappresentato meglio di lui l'essenza e il turbamento dell'uomo alla fine dell'Universo di valori dell'Occidente».
Le ultime due grandi mostre di Piero Guccione furono a Castellabate, nel Cilento, e poi al Museo di Caltagirone a cura di Giuseppe Iannaccone e Vittorio Sgarbi.
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