Fino a 9 anni di carcere. E una sanzione che può arrivare a 25mila euro. Con l’obbligo per l’autorità giudiziaria di intervenire «entro 48 ore» dalla denuncia. E l’esenzione, per i proprietari danneggiati, dal pagamento dell’Imu. Giorgia Meloni l’aveva detto chiaro: «Questo governo intende dichiarare guerra alle occupazioni abusive». Ed ecco che, a stretto giro, la battaglia approda in parlamento. Dove è appena arrivata una proposta di legge targata Fratelli d’Italia, a prima firma del capogruppo meloniano a Montecitorio Tommaso Foti. Obiettivo: rendere più dura la vita di chi occupa illegalmente un immobile. E mettere un freno a una pratica che, soltanto a Roma, sottrae ai legittimi proprietari o assegnatari oltre 7mila abitazioni, in buona parte di edilizia pubblica o di proprietà di enti previdenziali.
Il testo, sei articoli in tutto, è già stato assegnato alla commissione Giustizia, che presto comincerà ad esaminarlo. Ma dentro FdI sono ottimisti: entro l’estate può arrivare in Aula. Con l’obiettivo – tutt’altro che irrealistico, secondo i proponenti – di veder approvata la nuova legge per il prossimo autunno.
IL TESTO
Di fatto, si tratta di un nuovo reato che verrebbe inserito nel codice penale (all’articolo 634), per punire la «spoliazione o turbativa violenta del possesso o della detenzione di cose immobili». La norma, insomma, punta a colpire in modo preciso le occupazioni. Contro le quali, a oggi, non esiste un reato specifico: per contrastarle si applica perlopiù l’articolo che colpisce la «invasione di terreni o edifici». Ma le cose, così come stanno, non funzionano, lamentano i proponenti (oltre a Foti, la pdl è stata firmata da un buon numero di deputati di FdI).
Perché di fatto, si legge nella premessa del testo, le pene previste «non fungono da effetto deterrente»: in caso di condanna, «si può beneficiare della sospensione condizionale della pena», mentre in caso di flagranza di reato «non è consentito l’arresto né l’adozione di misure cautelari, salvo per le ipotesi aggravate». Condizioni che, secondo i firmatari, tendono a lasciare «sostanzialmente impuniti gli autori del delitto», senza offrire alcuna tutela a chi viene di fatto derubato della propria abitazione. E costretto, di solito, ad «attendere anni» prima di rientrare in possesso dell’immobile.
Ecco perché il nuovo testo introduce la possibilità dell’arresto in flagranza contro i responsabili. Non solo: viene negata la possibilità del rito abbreviato (che garantisce un sostanzioso sconto di pena), e in più si prevede che la condizionale possa essere concessa soltanto dopo che l’immobile è tornato al proprietario.
LE SANZIONI
Severe le sanzioni previste: «Reclusione da sei mesi a quattro anni» e multa da 2 a 10mila euro, che salgono «da 5 a 25 mila» (con reclusione da 5 a 9 anni) se il reato è commesso «in danno di una civile abitazione o delle sue pertinenze». Sempre in quest’ultimo caso, si prevede poi che l’autorità giudiziaria debba procedere al sequestro preventivo «entro 48 ore» dalla notizia di reato, disponendo «l’esecuzione dello sgombero e l’immediata restituzione dell’immobile all’avente diritto». Il quale, per tutto il periodo dell’occupazione abusiva, quantomeno non sarà più tenuto a pagare l’Imu, come previsto dall’articolo 5 della proposta. Nata sulla scorta di numeri impietosi: secondo Federcasa, gli immobili occupati illegalmente sono in tutta Italia sono oltre 48mila. E nonostante solo nel 2021 siano stati emanati più di 30mila provvedimenti di rilascio, gli sfratti eseguiti ammontano solo a 9.537.
Case popolari ma non solo: il fenomeno appare «particolarmente diffuso – si legge nel testo – in zone scarsamente abitate in alcuni periodi dell’anno, quali località di villeggiatura». E poi si cita un caso che a Roma aveva fatto scalpore: la disavventura di un pensionato che, dopo aver lasciato casa per un periodo di ricovero in ospedale, al suo ritorno l’ha trovata occupata dagli abusivi. L’obiettivo, ora, è che non accada più.
Profilo Abbonamenti Interessi e notifiche Newsletter Utilità Contattaci
Logout