Incendio sul traghetto in Grecia, salvo un disperso: primo morto in un camion

Incendio sul traghetto in Grecia, salvo un disperso: primo morto in un camion
di Antonino Pane
Lunedì 21 Febbraio 2022, 07:00 - Ultimo agg. 22 Febbraio, 08:05
4 Minuti di Lettura

È una corsa contro il tempo per cercare di trovare ancora qualche passeggero vivo sull'Euroferry Olympia, il traghetto della Grimaldi Lines devastato dall'incendio scoppiato nella notte tra giovedì e venerdì a poche miglia a nord di Corfù, lungo la rotta Igoumenitsa-Brindisi. Le speranze si sono riaccese ieri quando i soccorritori saliti a bordo hanno trovato un giovane bielorusso di 21 anni solo leggermente disidratato. Il corpo di un altro passeggero, presumibilmente un autista, è stato invece trovato carbonizzato nella cabina del proprio camion. A questo punto sono dieci i passeggeri che mancano all'appello. Bisogna anche dire che ci sono zone della nave che ancora non è stato possibile ispezionare a causa delle alte temperature. I soccorritori ci proveranno nelle prossime ore non appena avranno il via libera dalla guardia costiera greca in contatto permanente con il team della Smit Salvalage che coordina le operazioni intorno al relitto.

Intanto si fa chiarezza su quanto anticipato ieri da Il Mattino: la nave è in assetto, non rischia di affondare e non ci sono perdite di carburante. L'ingegnere Antonio Campagnuolo, direttore tecnico del Gruppo Grimaldi aveva escluso sia il rischi di affondamento sia la perdita di carburante. «Non a caso - ha sottolineato - abbiamo voluto che a coordinare le operazioni fosse la Smit Salvalage, un'azienda specializzata che una volta sul posto ci ha subito tranquillizzato sulla stabilità dello scafo». 

E ieri su questi temi è intervenuto anche il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani. «Sono in contatto con il capo del Ram, il Reparto ambientale marino della Guardia Costiera, e al momento lo scafo non evidenzia fratture che possano far pensare a uno sversamento.

Cingolani ha confermato la scelta che la Smit Salvalage ha concordato con l'unita di crisi del Gruppo Grimaldi e anticipata da Campagnuolo: il relitto si sta trasferendo in una rada di Corfù, più riparata in modo da svolgere in sicurezza tutte le operazioni. «La priorità - ha detto Cingolani - va data alla ricerca dei dispersi. L'incendio sta per essere domato, quindi prima arriva in rada la nave, prima si mette tutto in sicurezza».

Intanto anche i passeggeri ascoltati a Corfù e a Brindisi dove sono stati trasferiti hanno confermato quanto detto nell'intervista esclusiva a Il Mattino il comandante della nave, Vincenzo Meglio. In particolare è stato evidenziato come le procedure di salvataggio, condotte dall'equipaggio e poi anche dalla Guardia di finanza, siano state «impeccabili e tempestive. Altri cinque minuti e sarebbe stato troppo tardi perché anche il ponte delle scialuppe era circondato dalle fiamme».

Video

Il Gruppo Grimaldi ha smentito che possa esserci stato un overbooking, il sistema della prenotazione elettronica (per merci e passeggeri) non consente alcun overbooking. In termini di sistemazione dei passeggeri, le 77 cabine (pari a 308 posti letto) e le 409 poltrone reclinabili della nave potevano ospitare senza alcun problema e comodamente i 239 passeggeri (di cui 159 autisti) che viaggiavano a bordo. Il Gruppo Grimaldi ha anche sottolineato come un certo numero di cabine sono state assegnate proprio agli autisti per soddisfare le loro esigenze. «Tutti i 159 autisti presenti a bordo avevano una sistemazione in cabina, così come altri 26 passeggeri. Infine - si legge nella nota della compagnia - le accuse secondo cui l'Euroferry Olympia non potrebbe trasportare passeggeri in quanto trasporta anche camion che contengono merci pericolose, questa è ancora una volta un'affermazione assolutamente falsa in quanto la suddetta nave è un'unità ro/pax certificata per trasportare sia passeggeri che merci, compreso il carico classificato Imo». Il Gruppo Grimaldi fa chiarezza sull'utilizzo delle cabine dei camion da parte degli autisti per riposare durante la traversata. Si tratta di veri e propri abusi in quanto l'accesso ai garage delle navi traghetto è vietato durante la navigazione. I garage vengono chiusi quando la nave molla gli ormeggi e riaperti solo in prossimità dell'apertura dei portelloni di sbarco.

«Al fine di garantire che tale regola sia rispettata da tutti i passeggeri a bordo - è stato precisato in una nota dal Gruppo Grimaldi - in particolare dai conducenti di camion, l'evacuazione dell'area di carico viene controllata prima della partenza e squadre composte da membri dell'equipaggio pattugliano regolarmente i ponti garage durante la navigazione». Sollecitazioni in tal senso vengono regolarmente impartite dalla Guardia costiera al personale addetto ai garage quando la nave ha ultimato gli imbarchi e si appresta a chiudere i portelloni di imbarco. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA