Rudy Guede è fuori dal carcere di Viterbo. L’ivoriano, unico condannato per l’omicidio di Meredith Kercher dopo l'assoluzione definitiva dell'americana Amanda Knox e dell'italiano Raffaele Sollecito, ha ottenuto l’affidamento ai servizi sociali. «Continuerà a studiare e a fare volontariato alla Caritas di Viterbo - ha spiegato l’avvocato Fabrizio Ballarini, che ha presentato l’istanza - e non rientrerà in cella». Alloggerà in un appartamento che gli è stato messo a disposizione in centro a Viterbo, ma dovrà comunque seguire alcune prescrizioni.
La notte di Halloween del 2007, nel centro storico di Perugia una giovane studentessa inglese, Meredith Kercher, fu uccisa nella sua abitazione. Un omicidio per cui è stato condannato solamente l’ivoriano, incastrato dal dna ritrovato sugli indumenti intimi della vittima. Durante la detenzione nel carcere Mammagialla, Guede si è distinto. Mai un richiamo, mai un atteggiamento sopra le righe. Per questo è riuscito a ottenere dei permessi per continuare gli studi e intraprendere tirocini didattici col Centro studi criminologici di Viterbo. Centro in cui si occupa della catalogazione dei testi della biblioteca.
Una passione, quella di Guede, nata dopo la laurea ottenuta in carcere. Guede in questi anni ha conseguito il diploma, una laurea in scienze storiche con 110 e lode, e ha terminato gli esami per Storia e società. E il Centro studi criminologi, che da oltre 10 anni segue le vicende legate a Guede e all’omicidio Kercher, anche ieri era al suo fianco. «L’istanza di affidamento ai servizi sociali è stata concessa dal Tribunale di sorveglianza di Roma in considerazione del documentabile percorso didattico e umano che Rudy ha seguito durante i 13 anni di detenzione», ha affermato Claudio Mariani del Csc di Viterbo e impegnato con il Gavac (Gruppo assistenza volontari e animatori carcerari).
«Siamo molto soddisfatti - ha affermato l’avvocato Ballarini - e voglio sottolineare che questo risultato è merito soprattutto della volontà e dell’intelligenza del detenuto, che non ha mai perso tempo ma lo ha messo a frutto».
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