L'uomo, un 70enne, è a processo davanti al tribunale collegiale presieduto da Roberto Giovanni Mazza, con l'accusa di violenza sessuale, proprio in riferimento al rapporto da cui è nata la bimba, nel 2007. L'accusa in aula è condotta dal Pm Augusto Borghini; ieri durante l'udienza è stato sentito il comandante della stazione dei Carabinieri del paese, che ha ricostruito passo passo le indagini.
Dall'inchiesta, aperta nel 2013 quando i militari iniziarono a vagliare alcune voci raccolte in paese, è emerso un contesto di un «padre padrone» dove anche la moglie era assoggettata a lui. Furono disposte intercettazioni ambientali nella casa e sulla base degli esiti la Procura decise in breve tempo di allontanare la bambina dall'uomo. Il tribunale per i Minorenni, poi, ne dispose l'affidamento.
Sono emerse vessazioni psicologiche e abusi alle figliastre, due delle quali nel 2013 erano uscite di casa e sono state sentite dagli inquirenti. Violenze risalenti fino alla metà degli anni '80 e per questo ormai prescritte. È stata sentita la figlia di mezzo, 40enne, da cui nacque la bambina. La donna riferì del rapporto violento, dichiarazione che in seguito ha ritrattato. Il delicato processo potrebbe arrivare a sentenza dopo l'estate.