Il rischio di un maxi-cluster spaventa il litorale. A Casal Palocco in 160 sono finiti in quarantena. Tutti pellegrini, appena rientrati da un viaggio spirituale in Veneto. «Dormivamo in camerate da 20», hanno raccontato i partecipanti ai medici del contact tracing dell’Asl Roma 3. Probabilmente proprio per questo il virus è riuscito a moltiplicarsi così facilmente. Il Sisp (Servizio di igiene e sanità pubblica) ha già avviato l’indagine epidemiologica, ma il quadro sembra chiaro: il primo caso è stato registrato durante la trasferta, il 9 agosto. Tempo 24 ore ed è stato scoperto un altro positivo, sempre in Veneto. Il resto del gruppo si è comunque rimesso in viaggio verso la Capitale, il 13. Poi la scoperta: altri 6 positivi accertati. Ed è scattato l’isolamento per tutta la comitiva.
L’APPELLO DEL PARROCO
Centosessanta persone.
I CONTAGI
Il focolaio di Casal Palocco arriva in un momento in cui i contagi nel resto della regione sono in flessione. Ieri in tutto il Lazio sono stati annotati nel bollettino regionale 553 nuovi positivi, 108 in meno in 24 ore, -27% rispetto a due settimane fa. Nonostante la variante Delta sia ormai dominante - interessa oltre l’80% dei casi - il fatto che il 70% degli adulti sia stato vaccinato con doppia dose sembra contribuire in modo determinante a contenerne l’avanzata. Aumentano però i posti letto occupati negli ospedali, che infatti si stanno attrezzando, riattivando i reparti Covid. I pazienti ricoverati sono 596; 528 vengono assistiti nei reparti ordinari, gli altri 68 sono ricoverati nelle terapie intensive. Un mese fa i letti occupati erano in tutto 179.