Proprio per questa ragione a chiedergli di poter vendere il proprio corpo erano anche molte donne non professioniste. Così il giorno che i carabinieri hanno portato l'uomo in caserma per sentire la sua versione dei fatti hanno anche provveduto ad andare alla stazione ferroviaria ad accogliere la donna che era in arrivo: una genovese. Le indagini hanno permesso di ricostruire che la donna, arrivata da Genova fino a Belluno, lo aveva praticamente implorato: «Mi servono soldi, perché mia figlia si sposa» aveva raccontato per trovare un posto nell'ambita lista.
L'intervento dei carabinieri ha messo fine a questo ampio giro di prostituzione.
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