I pm di Milano Claudio Gittardi, Antonio D'Alessio e Eugenio Fusco, infatti, come anticipato da alcuni quotidiani, hanno chiuso le indagini, in vista della richiesta di processo, a carico dell'ex Governatore lombardo, dell'imprenditore Giuseppe Lo Presti, dell'ex dg della sanità lombarda Carlo Lucchina, dell'ex assessore lombardo alla Sanità Luciano Bresciani, di Paolo Alli, ex sottosegretario alla Presidenza della Regione, e di Simona Mariani, ex dg dell'ospedale di Cremona.
Come si legge nell'avviso di chiusura, Formigoni avrebbe accettato la «promessa della somma complessiva di 900mila euro» in relazione a due forniture «dell'apparecchiatura diagnostica acceleratore lineare 'Verò» all'ospedale di Cremona e all'Istituto dei Tumori (non andò in porto), dandosi da fare, secondo l'accusa, per sbloccare gli stanziamenti regionali nel 2012. E in cambio avrebbe ricevuto da Guarischi, che si interfacciava con l'imprenditore della sanità Lo Presti, quasi 450mila euro.
Contestazioni queste già emerse in passato nel corso delle indagini e nel processo a carico di Guarischi, così come il lungo elenco di viaggi e vacanze che l'ex consigliere avrebbe pagato al 'Celestè.
Formigoni, tra l'altro, avrebbe incassato, secondo i pm, tranche in contanti da 95mila e 85mila euro e si sarebbe fatto regalare un «orologio in acciaio Bulgari» da oltre 3mila euro. Guarischi avrebbe pagato per lui anche i noleggi di aerei «privati», elicotteri e barche per una serie di vacanze in varie mete, tra cui la Croazia.