Il sottosegretario D'Angelis: «Non ci deve spaventare il terremoto ma l'Italia sismica e senza difese»

Il sottosegretario D'Angelis: «Non ci deve spaventare il terremoto ma l'Italia sismica e senza difese»
Lunedì 30 Dicembre 2013, 18:15 - Ultimo agg. 20:28
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Non ci deve spaventare il terremoto ma la fotografia dell'Italia sismica e senza difese dai terremoti, con una prevenzione che ci vede inchiodati pi verso l'Afghanistan che la California o il Giappone. Aumentare la sicurezza di milioni di italiani e beni storici inestimabili significa anche ridurre una spesa storica da record mondiale per risarcimenti e riparazione e costi sanitari e sociali dei danni da catastrofi. Lo afferma il sottosegretario alle infrastrutture e trasporti Erasmo D'Angelis, evidenziando che «dal 1945 ad oggi lo Stato stacca ogni anno un assegno da circa 5 miliardi di euro, 100 volte di più rispetto a quanto si sarebbe potuto spendere in prevenzione evitando danni e lutti».





«I pochi danni subiti con la forte scossa di terremoto di magnitudo 4.9 sono l'ultimo campanello d'allarme che deve costringerci a rimodulare la spesa dello Stato, a non rincorrere più le emergenze, ma a prevenirle anche facendo rispettare le regole antisismiche con rigorosi controlli, cosa accaduta solo in poche zone del centro-nord e solo dopo un sisma distruttivo», prosegue D'Angelis, aggiungendo che «è finita per la politica la stagione delle lacrime di coccodrillo sparse dopo ogni catastrofe. Siamo un Paese in grado di lanciare un piano di prevenzione sismica con fondi europei e regionali per salvare beni e vite umane oggi pericolosamente a rischio nel 75% per cento della penisola classificato a medio o elevato pericolo sismico. Sarebbe anche il modo per ridare ossigeno al settore dell'edilizia in crisi».



«Se è stata persa l'ennesima occasione con la Legge di Stabilità - aggiunge - che stanzia appena 60 milioni per la prevenzione, ovvero il nulla, dal luglio scorso ci sono finalmente le prime misure concrete del Governo con l'ecobonus per ristrutturazioni con sgravi fiscali al 65% esteso per la prima volta all'antisismica, che funziona e può valere oltre un punto del Pil l'anno e deve essere stabilizzato nel 2014. E poi i 300 milioni per la messa in sicurezza dell'edilizia scolastica (ma occorrerebbero ben 12 miliardi) più altri 300 per manutenzioni nei piccoli Comuni, recuperati al ministero delle Infrastrutture».
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