Truffa al regista Castellani, il consulente finanziario sparito e i conti liberi usati come bancomat: «Ora mi portano via anche la casa»

L'uomo (Leone d’oro al Festival di Venezia) insieme alla moglie vittima di un raggiro nelle Marche: "Ci diceva: cedete i beni o finirete sotto a un ponte"

Truffa al regista Castellani, il consulente finanziario sparito e i conti liberi usati come bancomat: «Ora mi portano via anche la casa»
Truffa al regista Castellani, il consulente finanziario sparito e i conti liberi usati come bancomat: «Ora mi portano via anche la casa»
di Massimo Foghetti
Lunedì 15 Gennaio 2024, 07:37 - Ultimo agg. 18:05
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FANO - Non è riuscita a trattenere le lacrime Maria Grazia Castellani che insieme al marito, il celebre regista Leandro, ha rievocato la triste vicenda che sta coinvolgendo la sua famiglia oggetto di una ingente truffa. Una vicenda che rischia di privare la coppia perfino della storica casa della Selva, tradizionale dimora dei Castellani da 7 generazioni.

Ospiti di Mario Giordano

I fatti sono stati rievocati dalla trasmissione televisiva “Fuori dal coro”, condotta da Mario Giordano, andata in onda nei giorni scorsi su Rete 4 e sarà poi ripresa su Rai Uno in merito all’approfondimento quotidiano sui casi di cronaca più attuali e le storie raccontate dalla viva voce dei protagonisti.

E’ una storia che si trascina ormai da 5 anni e solo il 15 dicembre scorso è finita in tribunale con lo svolgimento della prima udienza in cui è imputato un consulente finanziario, accusato di truffa, circonvenzione di incapace e appropriazione indebita. «Avevamo una situazione debitoria – ha raccontato Leandro Castellani – e ci siamo affidati a un super consulente che vantava meriti e pregi eccezionali».

«Era dal 2003 – ha aggiunto Maria Grazia - che non si lavorava più in Rai e a causa di altre difficoltà sopraggiunte, non siamo più riusciti a pagare i mutui relativi ai nostri investimenti, così convinti dal nostro consulente abbiamo deciso di cedere alcuni beni, compresa la nostra casa di Roma.

Ci diceva che ci portavano via tutto e che finivamo per andare a stare sotto un ponte. Era una casa stupenda con stanze alte 5 metri e un parcheggio, cosa assai rara per la capitale, per tre autovetture».

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I soldi prelevati dai conti

Con i soldi ricavati i coniugi Castellani aprirono due conti correnti, a cui però il consulente aveva libero accesso. «Usava questi nostri conti come se fosse un bancomat!» ha aggiunto la signora Castellani, la quale chieste spiegazioni si è trovata a interloquire con una persona che diventava via via sempre più irreperibile. Oggi rischiano di perdere la stessa casa di Fano, posta tra Centinarola e Fenile, in un luogo ameno di campagna confinante con un boschetto, che tutti conoscono come la Selva; una casa che è già stata messa all’asta, il cui procedimento però è stato bloccato all’ultimo minuto. «E’ la casa della memoria – ha detto Leandro - dove custodisco le mie sceneggiature, i miei premi, le cose più care, i filmati, i libri, i ricordi dei miei antenati compresi quelli di mio padre attore del cinema muto».

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La residenza della memoria

Potrebbe diventare un luogo di incontri e di studio aperto a tutti, ma al momento e sub iudice. Gli autori della trasmissione condotta da Mario Giordano si sono messi sulle tracce del presunto truffatore andando a cercarlo anche sulle rive del lago di Lugano, in Svizzera, dove era stato segnalato, ma il consulente si era già dileguato; cercato al telefono, il collegamento è risultato temporaneamente interrotto e il destinatario non raggiungibile. «E’ una storia nera, bruttissima»– ha commentato ancora Leandro che ha appena compiuto 90 anni e, tra vari premi, ha riceviuto anche il Leone d’oro al Festival di Venezia.

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