Taissir Sakka morto a Modena, indagato un carabiniere: altri 5 accusati di lesioni al fratello della vittima

l 31enne, senza fissa dimora, pare fosse conosciuto dalle forze dell'ordine per alcuni episodi di spaccio

Taissir Sakka morto a Modena, indagato un carabiniere: altri 5 accusati di lesioni al fratello della vittima
Taissir Sakka morto a Modena, indagato un carabiniere: altri 5 accusati di lesioni al fratello della vittima
Venerdì 20 Ottobre 2023, 13:36 - Ultimo agg. 21 Ottobre, 07:21
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Taissir Sakka, tunisino di 31 anni, è stato trovato cadavere in un parcheggio vicino alla stazione di Modena, domenica mattina. La sera prima era stato segnalato, ubriaco e molesto, in un locale della provincia, a Ravarino, dove insieme al fratello Mohamed stava litigando con un gruppo di ragazzi. Da quello che si è potuto sin qui ricostruire, in una vicenda che ha alcuni punti oscuri e dove da più parti viene mantenuto riserbo, i due erano stati controllati dai carabinieri, avvisati e intervenuti per risolvere una situazione di difficile gestione, portati in città in caserma, dalla quale sarebbero poi usciti intorno a mezzanotte. 

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Morto a Modena, cosa è successo?

Ora, in vista dell'autopsia, un carabiniere è stato indagato per morte in conseguenza di altro delitto, oltre che per minacce nei confronti di Taissir e con altri cinque colleghi militari risponde delle lesioni al fratello, che in seguito ha sporto denuncia.

Evidentemente, il giovane ha riferito di aver subito una condotta violenta da parte degli uomini in divisa. Le ipotesi di reato sono pesanti, ma provvisorie, contenute nell'informazione di garanzia. Per sapere cosa sia successo sarà dunque fondamentale l'esame medico legale disposto dalla Procura ed eseguito in giornata e la ricostruzione delle ultime ore del 31enne, grazie alle immagini delle telecamere (presenti in abbondanza nella zona dove è stato trovato il corpo), delle testimonianze delle persone e di altri accertamenti tecnici. Andranno anche verificate le annotazioni di servizio dei carabinieri intervenuti. Le indagini sono coordinate dal pm Marco Niccolini.

 

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Morto a Modena, i precedenti

Il 31enne, senza fissa dimora, pare fosse conosciuto dalle forze dell'ordine per alcuni episodi di spaccio. «Dispiace per la morte del giovane Taissir. Allo stesso tempo preme sottolineare l'innocenza dei miei assistiti i quali hanno agito nella massima trasparenza e correttezza come confidiamo verrà dimostrato. Massima fiducia nella giustizia», dice l'avvocato Cosimo Zaccaria, che insieme al collega Roberto Ricco difende tre dei sei indagati, tra cui quello accusato della morte. Secondo alcune fonti, da confermare, le prime analisi sul corpo da parte dei consulenti medici legali non avrebbero rivelato la presenza di lesioni compatibili con un'aggressione. Bisognerà però attendere esiti più approfonditi, che potranno consentire di comprendere se l'uomo sia morto per un malore, oppure per una caduta. Qualcuno ha riferito che il 31enne stava correndo, forse scappando. Andrà accertato anche l'orario del decesso e chi era presente in quel frangente. Domenica era stata la stessa Arma modenese a diffondere una nota in cui si informava della morte del tunisino: veniva spiegato che in mattinata, nel parcheggio, il personale del 118 aveva soccorso un uomo senza fissa dimora, «constatandone invece l'avvenuto decesso». E che erano in corso «accertamenti finalizzati a ricostruire l'esatta dinamica di una possibile caduta accidentale. La persona, la sera precedente, era stata controllata in stato di ubriachezza in un locale della provincia», veniva detto. Dalla Procura di Modena non è stata diffusa alcuna comunicazione ufficiale e anche l'avvocato nominato dal fratello, Fabrizio Canuri, ha scelto una linea di silenzio.

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