Profugo in acqua nel canal Grande, nessuno si tuffa e lui muore

Il profugo in Canal Grande prima di essere inghiottito dalle acque
Il profugo in Canal Grande prima di essere inghiottito dalle acque
di Gianluca Salvagno
Mercoledì 25 Gennaio 2017, 08:28 - Ultimo agg. 27 Gennaio, 10:39
2 Minuti di Lettura

VENEZIA - Foto e filmati con i telefonini, urla disparate che si levano dalle rive, insulti e richieste d'aiuto contro i marinai, mentre le braccia di Pateh Sabally affondano lentamente nell'acqua torbida del Canal Grande nel giro di un minuto. Compassione e razzismo, preoccupazione e ironia, c'è di tutto in quel video che documenta la morte del profugo ventiduenne del Gambia, deciso a morire a Venezia davanti a residenti e turisti che assistono alla scena dal battello Actv o dal piazzale della ferrovia. 

Spettatori divisi domenica pomeriggio su quella riva, lettori altrettanto divisi, dopo aver visto il video, nei commenti sul sito internet del Gazzettino e sulla nostra pagina Facebook. «Mio Dio nessuno è intervenuto - scrive Chr720 sul Gazzettino.it - anche con la forza si doveva tirarlo fuori! Si è persa completamente l'umanità! ... fosse stato bianco qualcuno si sarebbe buttato?». Ma tra le centinaia di commenti tra sito e social network in tanti la vedono in maniera opposta: «La gente presente - scrive gazzettino 266296 - ha buttato salvagenti su salvagenti, che lui ha rifiutato: cosa dovevano fare? Buttarsi in acqua? Buttarsi in acqua vestiti in gennaio? I cadaveri da recuperare così sarebbero stati due o tre!»...
 
 
 

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA