Yara, nel mirino gli amanti della moglie di Bossetti: «Importanti per capire il movente»

Massimo Giuseppe Bossetti
Massimo Giuseppe Bossetti
Sabato 18 Luglio 2015, 18:22 - Ultimo agg. 18:32
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BERGAMO - Non ci sono altre piste su cui indagare, il processo per l'omicidio di Yara Gambirasio ha come imputato solo lui, Massimo Giuseppe Bossetti. Ad affermarlo i giudici della Corte d'Assise di Bergamo, presieduti da Antonella Bertoja, che hanno circoscritto il perimetro delle prove entro il quale accusa e difesa si batteranno in un processo che entrerà nel vivo a settembre e nel quale sono previste altre 20 udienze fino a dicembre. Respinte tutte le eccezioni della difesa presentate per aprire eventuali piste alternative.



Non si parlerà più di Mohamed Fikri. Il marocchino fermato nei primi giorni delle indagini sulla scorta di una intercettazione tradotta male e poi scagionato. Non deporrà come chiesto dalla difesa di Massimo Bossetti; né entrerà nel dibattimento la documentazione del procedimento a suo carico, chiuso con un'archiviazione, perché la sua posizione è "irrilevante" nel processo al muratore di Mapello, oltre a essere già stata vagliata da un altro giudice.







Non si parlerà in aula nemmeno di quelle nove ricevute di un motel in cui la moglie di Bossetti, Marita Comi, avrebbe incontrato uno dei suoi presunti amanti. Anche questo è irrilevante perché, nonostante quanto sostenuto dall'accusa, gli incontri sono di molto successivi al delitto della tredicenne di Brembate Sopra.



Potranno invece essere eventualmente sentiti i due uomini indicati come amanti di Marita nelle indagini, qualora dovesse rivelarsi utile. Il pm Letizia Ruggeri lo ritiene necessario per ricostruire l'ambiente familiare di Bossetti che la coppia descriveva come idilliaco e che, invece, qualche falla l'ha evidenziata.