Cleveland, Trump ottiene la nomination, l'8 novembre la sfida a Hillary. L'Alaska fa ricorso

Cleveland, Trump ottiene la nomination, l'8 novembre la sfida a Hillary. L'Alaska fa ricorso
di Anna Guaita
Mercoledì 20 Luglio 2016, 01:31 - Ultimo agg. 09:29
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CLEVELAND (Ohio) – Donald Trump ha ottenuto la nomination del suo partito. Le tumultuose primarie sono finalmente finite per davvero, e le temute rivolte dell’ultimo minuto non si sono avverate, anche se nella lunga conta dei voti Stato per Stato si sono avvertiti momenti di tensione. Il cosiddetto “roll call” in genere avviene quasi automaticamente, e i delegati di tutti gli Stati si allineano con il prescelto. Nella Quicken Loans Arena di Cleveland invece ci sono state manifestazioni di dissenso, comunque zittite. Nei giorni scorsi un tentativo di cambiare i regolamenti era stato bocciato e con esso erano tramontate le possibilità di esercitare l’”obiezione di coscienza”. Si è così assistito allo strano fenomeno di sentire voti per altri candidati evaporare, o addirittura l’esempio di uno Stato, il Michigan, che si è astenuto, non presentandosi neanche al voto. Ma anche così, Trump ha ottenuto i 1237 voti che gli hanno garantito la corona di prescelto per le presidenziali dell’8 novembre.

 

 


Le delegazioni più radicali nella contestazione erano state quelle del Colorado, Iowa, Maine, Minnesota, Utah, Virginia, Washington e Wyoming.  Ma la fronda non ha comunque mai avuto in totale un numero sufficiente di delegati per fermare la nomination. La protesta è stata simbolica sin dall’inizio, ma non per questo meno sentita: “Siamo furibondi – ha detto Regina Thomson, del Colorado -. Il nostro voto non conta nulla”.

“Il nostro è un movimento” ha invece esclamato felice il figlio di Trump, Donald junior, quando la conta ha superato il numero di 1237 e il padre è diventato formalmente il candidato del partito: “Papà ti voglio bene!” non si è trattenuto Donald junior mnetre le note della canzone “New York New York” commentavano la vittoria del magnate che nella Grande Mela ha la sua storica base.

IL RICORSO
A guastare la festa il ricorso dell'Alaska che ha pesantemente contestato il criterio di calcolo dei voti ritenendolo contrario al regolamento del Partito repubblicano. 


 

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