MEDIO ORIENTE

Guerra Medio Oriente, Israele: «La battaglia si sta spostando a Gaza». Mar Rosso, nave Usa abbatte 3 missili da Yemen

Tutti gli aggiornamenti sulla guerra in Israele

Israele, almeno 203 ostaggi a Gaza. Ancora raid sulla Striscia. Ambasciata Usa: «Americani lascino Libano». Attacchi di droni contro le basi Usa in Iraq
Israele, almeno 203 ostaggi a Gaza. Ancora raid sulla Striscia. Ambasciata Usa: «Americani lascino Libano». Attacchi di droni contro le basi Usa in Iraq
Giovedì 19 Ottobre 2023, 07:03 - Ultimo agg. 20 Ottobre, 07:23

Biden: siamo a punto di svolta globale tra Hamas e Ucraina

«Gli attacchi terroristici di Hamas contro Israele. La necessità di assistenza umanitaria a Gaza. La brutale guerra in corso della Russia contro l'Ucraina. Siamo a un punto di svolta globale che va ben oltre i partiti o la politica»: lo twitta Joe Biden ricordando il suo discorso alla nazione alle 20 locali dallo studio Ovale.

von der Leyen: la Russia e Hamas sono uguali

«La Russia e Hamas sono uguali. Come ha detto il presidente Zelenski la loro 'essenza è la stessa'». Lo ha detto la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen in un intervento all'Hudson Institute di Washington prima del vertice con Joe Biden alla Casa Bianca. Russia e Hamas, ha proseguito «hanno deliberatamente colpito civili innocenti, compresi neonati e bambini, uccisi e presi in ostaggio». «È un modo barbaro di combattere e, lasciato senza controllo, ha il potenziale di diffondersi, dall'Europa, in tutto il Medio Oriente fino all'Indo Pacifico», ha dichiarato la presidente della Commissione europea.

Nuovi attacchi contro le basi Usa in Iraq

Nuovi attacchi contro le basi Usa in Iraq. Droni e razzi hanno preso di mira questa sera la base aerea di Ain al-Asad, che ospita forze statunitensi e altre forze internazionali nell'Iraq occidentale. All'interno della base sono state udite numerose esplosioni, riferiscono media Usa. L'esercito iracheno ha dichiarato di aver chiuso l'area intorno alla base e di aver avviato un'operazione di ricerca. Non è ancora chiaro se gli attacchi abbiano causato vittime o danni.

Usa: missili abbattuti potenzialmente contro Israele

Sarebbero stati lanciati dai ribelli Houthi ed erano «potenzialmente indirizzati verso obiettivi in Israele» i missili e i droni abbattuti da un cacciatorpediniere Usa nel Mar Rosso. Lo ha detto un portavoce del Pentagono, che ha parlato di «tre missili da crociera per attacco terrestre e di diversi droni».

Sirene d'allarme a Tel Aviv e centro di Israele

Le sirene di allarme per i razzi da Gaza sono risuonate per la seconda volta oggi a Tel Aviv e nell'area centrale di Israele. Lo ha consatato l'Ansa sul posto. Subito dopo l'allarme, si sono sentire esplosioni in aria, dovute all'intercettazione dei razzi da parte dell'Iron Dome.

Giornalista ucciso nel sud del Libano

Un giornalista è stato ucciso e un altro è rimasto ferito nel sud del Libano al confine con Israele. Lo riferiscono all'ANSA fonti mediche libanesi sul posto, nella zona di Hula a ridosso della Linea Blu di demarcazione tra i due paesi. Non sono ancora chiare le circostanze della morte del giornalista e del ferimento di un altro, anche se fonti di stampa locali riferiscono di intensi bombardamenti israeliani nell'area frontaliera.

Nave Usa nel Mar Rosso abbatte 3 missili da Yemen

Una nave da guerra della marina statunitense ha abbattuto tre missili lanciati dallo Yemen e diretti a nord. Lo riferiscono vari media citando dirigenti statunitensi. Secondo queste fonti, la Uss Carney, un cacciatorpediniere della Marina, si trovava nel Mar Rosso quando ha intercettato i tre missili. Non è immediatamente certo se fossero diretti contro Israele. Uno dei dirigenti ha riferito che gli Usa non credono che i missili fossero diretti contro la nave. I ribelli Houthi sostenuti dall'Iran hanno espresso sostegno ai palestinesi e hanno minacciato Israele.

Sventati due attacchi con droni a basi Usa in Siria

L'esercito americano ha sventato due attacchi separati di droni in Siria, poche ore dopo che le forze americane avevano abbattuto tre sistemi aerei senza pilota che avevano preso di mira le truppe in Iraq mercoledì: lo scrive Politico citando un dirigente americano e un'altra persona a conoscenza degli incidenti. Le forze statunitensi hanno intercettato un certo numero di droni diretti verso le loro posizioni in due basi: Al Tanf nel sud e Conoco nella regione settentrionale di Deir al-Zor, secondo il dirigente statunitense.

Netanyahu ai soldati: combattete come leoni

Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu oggi ha incontrato i soldati del 51esimo battaglione della Brigata Golani dell'esercito in un punto di raccolta vicino a Gaza. «Sono qui con i soldati Golani provenienti da tutte le parti del Paese. Hanno combattuto come leoni e combatteranno come leoni, vinceremo con tutta la nostra forza», ha detto il premier israeliano, secondo quanto riferisce l'Idf.

Israele: ancora 100-200 dispersi dopo attacco da Gaza

L'esercito stima che ci siano ancora 100-200 israeliani dispersi dall'attacco di Hamas lo scorso 7 ottobre. Lo hanno riferito i media che citano fonti militari secondo cui la maggior parte dei civili e dei soldati israeliani presi nell'attacco dello scorso 7 ottobre (ad oggi individuati in 203) sono nelle mani di Hamas con qualcuno dei kibbutz assaltati catturato invece da singoli individui. Degli ostaggi, secondo la stessa fonte, circa 30 sono minori o adolescenti e altri 20 sono anziani.

Usa: gli americani lascino il Libano al più presto

Il Dipartimento di Stato ha lanciato un secondo avviso ai cittadini statunitensi in Libano affinché se ne vadano il prima possibile «mentre sono ancora disponibili opzioni commerciali». Un warning che fa seguito ad un avvertimento simile all'inizio di questa settimana e a un aggiornamento dell'avviso di viaggio per il Libano al livello 4, ovvero «non viaggiare» in quel Paese.

Israele: «La battaglia si sta spostando sul territorio di Hamas»

«La battaglia si sta spostando sul territorio di Hamas» a Gaza. Lo ha detto il comandante dell'esercito del sud di Israele Yaron Finkelman. «Questa guerra - ha spiegato, citato dai media - ci è stata imposta da un nemico spietato che ci ha inferto un colpo significativo. Li abbiamo fermati e bloccati. Li stiamo colpendo con colpi duri e la battaglia si sta spostando nel loro territorio. Siamo determinati a prevalere sul loro stesso territorio».

Lancio di razzi simultaneo da Libano e Gaza

Le sirene d'allarme suonano sia nel sud che nel nord di Israele, per segnalare i lanci di razzi provenienti da Gaza e dal Libano. Lo riferiscono i media israeliani.

Israele: «L'ordine di entrare a Gaza arriverà presto»

Il ministro della difesa israeliano Yoav Gallant ha detto ai soldati del fronte sud che l'ordine di entrare a Gaza arriverà presto. «Ora vedete Gaza da lontano, presto - ha annunciato - la vedrete dall'interno». «L'ordine arriverà», ha aggiunto.

Egitto: il valico di Rafah «riaprirà domani»

Fonti del governo egiziano affermano che il valico di Rafah «riaprirà domani». Lo riferisce l'emittente capitolina all-news 'AlQahera Tv',

Berlino ai tedeschi: lasciate il Libano

Il ministero degli Esteri tedesco esorta i connazionali a lasciare il Libano. «Anche i cittadini tedeschi che si trovano attualmente in Cisgiordania sono invitati a partire», si legge sul sito del dicastero.

Nuovi razzi dal Libano, Israele colpisce oltre confine

Sono 6 i razzi lanciati dal Libano sul nord di Israele. L'ha fatto sapere l'esercito israeliano che ora sta attaccando oltre confine. Secondo il portavoce 5 dei sei razzi sono caduti in area aperta e uno è stato intercettato. Inoltre, un missile anti tank è stato lanciato contro una postazione dell'esercito israeliano.

Hamas, sotto effetto della droga

Una parte dei commando di Hamas che il 7 ottobre si sono macchiati di efferatezze contro i civili israeliani a ridosso della striscia di Gaza erano sotto effetto di una droga sintetica nota come Captagon. Lo ha appreso la televisione commerciale israeliana Canale 12. Tracce di Captagon, ha precisato, sono state rilevate fra i prigionieri di Hamas in Israele. Pillole di quel narcotico erano inoltre ancora nelle tasche di membri di Hamas rimasti sul terreno dopo i combattimenti. Si tratta, ha aggiunto la emittente, di una droga prodotta in Libano e Siria, nota anche come 'la cocaina dei poverì. In passato è stata usata dall'Isis.

 

Attacchi di droni contro le basi Usa in Iraq

Forze della coalizione sono rimaste leggermente ferite in Iraq in un'ondata di attacchi di droni nelle ultime 24 ore contro le basi Usa in Iraq. Lo scrive l'Associated Press citando un funzionario americano. Due droni - scrive - hanno preso di mira la base aerea di al Asad nell'Iraq occidentale, utilizzata dalle forze Usa, e un drone ha preso di mira una base nel nord del Paese. Le forze americane li hanno intercettati tutti e tre, distruggendone due ma danneggiando solo il terzo, che ha provocato lievi feriti tra le forze della coalizione nella base occidentale, secondo una dichiarazione di ieri del Comando Centrale degli Usa.

La Resistenza Islamica in Iraq, un gruppo di milizie appoggiate dall'Iran, ha poi rilasciato una dichiarazione rivendicando la responsabilità dei due attacchi e affermando che «preannunciano ulteriori operazioni» contro «l'occupazione americana», scrive ancora l'Ap, mentre crescono le tensioni e i timori di un conflitto regionale più ampio sulla scia del conflitto tra Hamas e Israele. Le milizie appoggiate dall'Iran in Iraq hanno anche minacciato di attaccare le strutture statunitensi a causa del sostegno americano a Israele. «I nostri missili, droni e forze speciali sono pronti a dirigere attacchi contro il nemico americano nelle sue basi e a distruggere i suoi interessi se interviene in questa battaglia», ha detto Ahmad «Abu Hussein» al-Hamidawi, capo della milizia sciita irachena Kataib Hezbollah. Due funzionari delle milizie appoggiate dall'Iran in Iraq, che hanno parlato in condizione di anonimato, hanno confermato ieri all'Ap gli attacchi alle due basi, aggiungendo che i gruppi armati sono in allerta e pronti a unirsi alla battaglia più ampia contro Israele, ma che l'Iran non ha ancora dato loro l'approvazione per aprire un nuovo fronte.

I leader di alcune fazioni sono ora in Libano e Siria nel caso ricevano l'ordine di procedere, ha detto uno dei funzionari. 

Ambasciata Usa: "Americani si preparino a lasciare il Libano"

L'ambasciata americana in Libano ha esortato i suoi cittadini a «preparare piani per partire il prima possibile finché sono ancora disponibili opzioni commerciali». Lo riporta Al Arabiya sul suo sito web. In un avviso inviato via email ai cittadini, l'ambasciata ha affermato che sta monitorando la situazione nel Paese. «Raccomandiamo ai cittadini statunitensi che scelgono di non partire di preparare piani per situazioni di emergenza», ha affermato l'ambasciata. Il 17 ottobre, il Dipartimento di Stato ha invitato i suoi cittadini a non recarsi in Libano a causa della «situazione imprevedibile della sicurezza».

Sirene a Tel Aviv e nel centro di Israele

Le sirene di allarme antiaereo risuonano a Tel Aviv e nel centro di Israele.

Israele, almeno 203 ostaggi a Gaza

Sono almeno 203 le persone, anche soldati, tenute in ostaggio a Gaza dopo il terribile attacco del 7 ottobre di Hamas in Israele. Lo riporta Haaretz. Il portavoce delle forze israeliane (Idf), Daniel Hagari, ha reso noto che sinora i militari hanno informato le famiglie di 203 persone in ostaggio nella Striscia di Gaza e ha precisato che non si tratta di un numero definitivo poiché continuano le indagini per le persone scomparse dal 7 ottobre, riferisce il Times of Israel.

In alcuni casi, ha detto il portavoce, le famiglie sono state informate del forte sospetto che le persone scomparse siano trattenute da Hamas e in altri casi i militari hanno una discreta certezza o poca certezza che si tratti di ostaggi. Altre famiglie ancora hanno ricevuto informazioni che i loro cari non sono tenuti in ostaggio, mentre i militari hanno individuato nella zona vicina a Gaza corpi senza vita, molti ancora in attesa di essere identificati.

Sunak a Netanyahu: "Vogliamo la vostra vittoria"

Sono orgoglioso di essere qui al vostro fianco nell'ora più buia di Israele» ha affermato il premier britannico Rishi Sunak in conferenza stampa in Israele con Benyamin Netanyahu. «Saremo solidali con voi, saremo al fianco del vostro popolo. Vogliamo la vostra vittoria», ha aggiunto.

 

Netanyahu a Sunak: "Combattere insieme i nuovi nazisti"

«Voi avete combattuto 80 anni fa i nazisti, ora dobbiamo combattere insieme Hamas che è il nuovo nazismo». Lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu incontrando il suo omologo britannico Rishi Sunak. «E - ha aggiunto - una battaglia per il futuro: da una parte c'è l'asse del male con l'Iran, dall'altra la forza del progresso». «Questa è la nostra ora buia, l'ora più buia del mondo».

Netanyahu ha detto di «aver apprezzato gli aiuti militari» che la Gran Bretagna ha messo a disposizione di Israele. Questa - ha aggiunto dopo aver definito la liberazione degli ostaggi una priorità per Israele - è una guerra «contro i mostri del mondo».

Hamas, appello alla mobilitazione in suo sostegno

Hamas ha lanciato oggi un appello «alla nazione islamica e a tutti gli uomini liberi nel mondò» affinché organizzino «marce e dimostrazioni di grandi dimensioni in solidarietà con il nostro popolo». In un comunicato il portavoce di Hamas Abdel Latif Kanua è tornato ad accusare Israele di aver bombardato due giorni fa l'ospedale al-Ahli di Gaza. «La situazione della resistenza è buona. - ha affermato - Il popolo resiste nella propria terra e non si piegherà di fronte al nemico».

Il valico di Rafah ancora chiuso

Il valico di Rafah, tra la Striscia di Gaza e l'Egitto, è al momento ancora chiuso. Lo riferiscono fonti locali all'ANSA, aggiungendo che il passaggio al momento non è aperto né in uscita né in entrata e che non si vede personale di frontiera. Secondo le previsioni potrebbe aprire domani in base alle intese intercorse fra Usa, Israele ed Egitto.

Nella notte, il Cairo aveva annunciato il passaggio «in maniera sostenibile» degli aiuti umanitari alla Striscia di Gaza attraverso il valico di Rafah, mentre centinaia di camion umanitari sono ancora parcheggiati davanti ai cancelli dell'enclave incessantemente bombardata da Israele. «Il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi e quello statunitense Joe Biden hanno concordato la fornitura di aiuti umanitari alla Striscia attraverso il valico di Rafah in maniera sostenibile», ha detto il portavoce della presidenza Ahmed Fahmy in un comunicato stampa senza specificare una data. Mentre, Martin Griffiths, sottosegretario generale per gli affari umanitari e coordinatore degli aiuti di emergenza dell'Onu, ha sottolineato che «c'è bisogno che tali aiuti siano sicuri e "consistenti"», dell'ordine di 100 camion al giorno.

Sunak in Israele, appello per fermare l'escalation

«Fermare ogni ulteriore pericolosa escalation» dopo che «troppe vite sono già andate perdute» nella riesplosione del conflitto israelo-palestinese innescata dai «brutali attacchi terroristici di Hamas». È questo il messaggio, sintetizzato da Downing Street, che il premier britannico Rishi Sunak porta con sé in queste ore nella sua visita di due giorni in Medio Oriente, iniziata oggi in Israele e destinata a proseguire secondo le anticipazioni - a differenza di quella di ieri di Joe Biden - anche in Giordania ed Egitto.

Sunak, che ieri aveva richiamato la strage nell'ospedale Al Ahli come un momento di svolta e un monito «per i leader della regione e di tutto il mondo» contro ogni nuova escalation, ha fatto sapere inoltre di voler sollecitare - sulle orme di Biden - la riapertura dei canali per gli aiuti umanitari ai palestinesi «intrappolati nella Striscia di Gaza». Parallelamente alla sua missione, è in Medio Oriente da ieri pure il ministro degli Esteri di Londra, James Cleverly, impegnato fra Egitto, Giordania e Qatar a cercare d'incoraggiare i leader di questi Paesi a favorire un allentamento della tensione e «il rilascio degli ostaggi» catturati da Hamas in Israele.

Nuovi blitz di Israele sulla Striscia di Gaza

Commando dell'esercito israeliano sono di nuovo entrati nel territorio della Striscia di Gaza nel tentativo «mirato» di localizzare dispersi israeliani o acquisire informazioni sulla loro sorte. Lo ha detto il portavoce militare Daniel Hagari secondo cui Israele stima in 203 gli ostaggi portati da Hamas a Gaza e le cui famiglie sono state aggiornate sulla situazione. Lo stesso Hagari ha precisato che nelle zone israeliane a ridosso della Striscia le truppe stanno continuando a ricercare terroristi di Hamas rimasti sul terreno, uno dei quali è stato catturato ieri.

Leader ufficio politico Hamas uccisa in attacco Israele

L'esercito israeliano in un attacco a Gaza ha ucciso Jamila al-Shanti, la vedova del coofondatore di Hamas Abdel Aziz al-Rantisi, e prima donna eletta nel 2021 nell'Ufficio politico dell'organizzazione. Lo hanno riferito fonti locali. Al-Rantisi fu ucciso nel 2004 in un attacco israeliano durante la Seconda Intifada.

Hamas avrebbe utilizzato armi nordcoreane

I miliziani di Hamas, nell'attacco dello scorso 7 ottobre a Israele, con buona probabilità hanno sparato usando armi nord coreane. Lo indica - secondo i media israeliani che riprendono un'indagine condotta dalla Ap - un video della stessa Hamas e armi sequestrate da Israele, anche se Pyongyang - hanno aggiunto - nega di aver venduto armi all'organizzazione terroristica. Secondo queste fonti, il video mostrerebbe l'uso di granate con propulsione a razzo F-7, arma a spalla adoperata in genere contro i veicoli armati. I lanciagranate con propulsione a razzo - ha spiegato un esperto alla Ap - sparano una singola testata e possono essere ricaricati rapidamente, rendendoli armi preziose per le forze di guerriglia nelle scaramucce con veicoli pesanti.

Da Mosca 27 tonnellate di aiuti umanitari a Gaza

Un volo speciale del ministero delle Emergenze russo che trasporta 27 tonnnellate di aiuti umanitari destinati ai civili della Striscia di Gaza è partito per l'Egitto. Lo riferisce il servizio stampa del ministero, scrive l'agenzia Tass. «Su istruzioni del presidente russo e per conto del governo, l'aereo del ministero consegnerà un carico umanitario alla popolazione della Striscia», si legge nella nota. «Il volo speciale Il-76 del ministero è partito dall'aeroporto di Ramenskoye, nella regione di Mosca, diretto allo scalo internazionale di El Arish», ha aggiunto il ministero.

Gaza, ucciso capo "Comitati di resistenza popolare"

L'aviazione israeliana ha ucciso la scorsa notte a Gaza il capo dei "Comitati di resistenza popolare", Rafat Harb Hussein Abu Hilal. Lo ha riferito il portavoce militare. I "Comitati di resistenza popolare" sono una delle fazioni armate di Gaza che fiancheggiano Hamas. Nel 2006 i "Comitati" parteciparono al rapimento del soldato israeliano Gilad Shalit, un ostaggio che fu tenuto a Gaza per cinque anni e che fu rilasciato nel contesto di uno scambio di prigionieri. In altri attacchi condotti la scorsa notte, ha aggiunto il portavoce israeliano, sono stati uccisi anche «10 terroristi di "Nukhba"», l'unità di elite di Hamas.

Israele: colpiti obiettivi in Libano

Le Forze di Difesa israeliane hanno annunciato di aver attaccato postazioni di Hezbollah nel sud del Libano nelle ultime ore, in risposta agli attacchi anti-tank in territorio israeliano. Tra gli obiettivi presi di mira, hanno reso noto, un punto di osservazione nel Libano sudoccidentale, a partire dal quale ieri è stato diretto contro la città di confine israeliana di Rosh Hanikra il fuoco delle armi anti-tank. A riferirne è 'Hàaretz'.

Biden difende Israele

Joe Biden ribadisce che non c'è Israele dietro l'attacco all'ospedale di Gaza. Il presidente Usa, riferisce The times of Israel, ha "scagionato" Tel Aviv sull'Air force one durante il viaggio di ritorno negli Stati Uniti dopo la visita in Israele, assicurando di avere fonti di assoluta fiducia per affermarlo: «Il Dipartimento della Difesa Usa sostiene che è molto improbabile» che l'attacco provenisse dagli israeliani.

Il video di Israele

L'esercito di Israele ha diffuso sul suo account X un video girato da un drone sopra l'ospedale Al-Ahli a Gaza il giorno dopo l'esplosione che ha causato la strage, affermando che «il danno derivante dal fallito lancio di un razzo della Jihad islamica si trova nel parcheggio vicino e non è simile a un cratere provocato da un attacco».

«Inoltre - continuano le Forze di difesa israeliane (Idf) - gli edifici attorno all'ospedale non sono stati danneggiati: questa è un'ulteriore prova che le Idf non hanno colpito quest'area».

Durante il video si sente un operatore di droni israeliano descrivere in ebraico la disposizione degli edifici ospedalieri e affermare: «Non c'è niente qui».

Hamas accusa Israele dell'esplosione di due giorni fa nell'ospedale di Gaza, che secondo le autorità palestinesi ha ucciso centinaia di vittime civili. Le Idf sostengono invece che sia stata causata dal «fallito lancio di un razzo» da parte dei militanti palestinesi della Jihad islamica. 

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