IL CONFLITTO

Guerra Ucraina, Nyt: Kiev ha perso 20% delle armi nella controffensiva. Wagner si sposta dalla Russia alla Bielorussia

Tutte le notizie in diretta sul conflitto in Ucraina

Guerra Ucraina, Kiev: «Abbattuti tre droni kamikaze». Russia, esplosione in fabbrica di combustibile nucleare: un morto
Guerra Ucraina, Kiev: «Abbattuti tre droni kamikaze». Russia, esplosione in fabbrica di combustibile nucleare: un morto
Sabato 15 Luglio 2023, 08:34 - Ultimo agg. 16 Luglio, 11:04

Nyt: Kiev ha perso il 20% delle armi nei primi giorni della controffensiva

Nelle prime due settimane della controffensiva lanciata da Kiev, fino al 20% delle armi dell'Ucraina è stato danneggiato o distrutto. Lo riferiscono al New York Times funzionari americani ed europei. Nel bilancio delle perdite ci sono anche equipaggiamenti inviati dall'Occidente, come carri armati e veicoli corazzatii, su cui gli ucraini contavano per respingere l'avanzata della Russia. Ora le perdite sono diminuite a circa il 10% anche grazie al fatto che l'Ucraina ha cambiato tattica, puntando maggiormente su artiglieria e missili a lungo raggio.

Il gruppo Wagner si sposta dalla Russia alla Bielorussia

Un imponente convoglio del gruppo paramilitare Wagner formato da almeno 60 veicoli è arrivato oggi in Bielorussia dalla Russia: lo ha reso noto il gruppo di monitoraggio bielorusso Gayun, come riporta Unian. L'arrivo dei mercenari della Wagner è stato confermato dalle autorità bielorusse, secondo Rbc-Ucraina. «Questa mattina, 15 luglio, è stato avvistato un grosso convoglio di auto e camion con le targhe delle cosiddette Dpr/Lpr (le autoproclamate repubbliche di Donetsk e Lugansk, ndr) - si legge nel rapporto di Gayun -. Alcuni fattori indicano che si tratta di un convoglio della Wagner, entrato in Bielorussia dalla Federazione Russa di notte nella zona di Krychau». Il convoglio, secondo Gayun, è passato attraverso Rohachiv in direzione di Bobruysk, e poi a Osypovych. Il gruppo ritiene che i mercenari si stessero trasferendo in una tendopoli nel villaggio di Tsil. Sono stati visti almeno 60 veicoli, tra pick-up, camion, furgoncini e almeno tre autobus per il trasporto di passeggeri. I veicoli erano scortati da auto della polizia stradale bielorussa. Da parte sua, il portavoce delle guardie di frontiera ucraine, Andriy Demchenko, ha confermato che «gruppi separati di rappresentanti di campagne militari private hanno iniziato a essere osservati in Bielorussia, spostandosi dal territorio della Russia». Le guardie di frontiera, ha aggiunto, stanno monitorando la situazione per determinare l'ubicazione, il numero e il compito dei mercenari.

Russia e Cina terranno presto esercitazioni navali congiunte nel Mar del Giappone

Russia e Cina terranno presto esercitazioni navali congiunte nel Mar del Giappone: lo riporta l'agenzia di stampa russa Tass, che cita il ministero della Difesa cinese. «Nell'ambito del piano annuale di cooperazione tra le forze armate di Russia e Cina, le forze armate russe invieranno presto la loro Marina e la loro Aeronautica per partecipare all'Interazione/Nord-2023 nel Mare del Giappone - si legge in un comunicato -. Le esercitazioni sono state organizzate dal Comando del Teatro Settentrionale dell'Esercito Popolare di Liberazione della Cina e si svolgeranno a metà del 2023 nel Mar del Giappone».

 

Droni russi sulla città di Zaporizhzhia: un ferito

Un civile è rimasto ferito nel corso dell'attacco lanciato dalle forze russe la notte scorsa contro Zaporizhzhia: lo ha reso noto su Telegram il segretario del consiglio comunale, Anatoly Kurtev, come riporta Rbc-Ucraina.

Il ferito è un uomo di 52 anni e la città è stata presa di mira con droni, ha precisato l'Amministrazione militare locale. In seguito dell'attacco, ha aggiunto Kurtev, hanno subito danni un'infrastruttura non meglio precisata e quattro condominii. Secondo l'Amministrazione militare della città, ieri l'esercito russo aveva bombardato la regione di Zaporizhzhia 45 volte, distruggendo 27 edifici in 15 villaggi.

Russia, incidente in una fabbrica di combustibile nucleare: un morto

Una persona è morta in un incidente in una fabbrica di combustibile nucleare nella regione russa degli Urali, a circa 1.600 chilometri a est di Mosca. «L'incidente è stato rapidamente localizzato e non rappresenta alcun rischio per la popolazione», ha reso noto l'autorità nucleare russa Rosatom sul suo canale Telegram, precisando che non c'è stato alcun rilascio di radioattività.

Rosatom ha spiegato che l'incidente, avvenuto a Novouralsk, 50 chilometri a nord-ovest di Ekaterinburg, ha interessato un cilindro contenente circa un metro cubo di uranio impoverito e che un lavoratore è morto a causa della depressurizzazione del contenitore. Gli altri dipendenti sono stati mandati a casa dopo visita medica e le loro condizioni di salute, secondo una nota ufficiale, non destano preoccupazione.

Podolyak: "No a compromessi territoriali per entrare nella Nato"

È «assolutamente fuori questione, persino offensivo» perché «non farebbe altro che alimentare gli appetiti espansionistici russi» l'ipotesi di chi ritiene che l'ingresso nella Nato potrebbe rendere l'Ucraina più aperta ad un compromesso territoriale. «I territori ucraini non saranno oggetto di contrattazione» e «la nostra adesione al fronte atlantico non sarà merce di scambio con la Russia», ha dichiarato Mykhailo Podolyak, il più noto consigliere politico del presidente Zelensky, in un'intervista al Corriere della Sera.

Al Cremlino, ha affermato Podolyak, «sono spaventati dalla prospettiva dell'Ucraina nella Nato perché ciò demolirà i miti fondamentali della Russia per come loro la intendono al fine di controllare la popolazione». Riguardo il recente vertice dell'Alleanza in Lituania, il consigliere ritiene che si sia operato «in modo scontato, razionale e pragmatico. Sino a che saremo in guerra otterremo gli aiuti che ci servono per combattere. Dopo la guerra arriveranno le specifiche legali. Nonostante da Vilnius non sia giunto un chiaro invito alla nostra adesione legale all'Alleanza, abbiamo però registrato un sostegno militare garantito a lungo termine».

«Purtroppo, notiamo che in certa misura si è ceduto ancora il passo ai cavilli burocratici e alla mancanza di volontà nell'assumersi responsabilità fondamentali», ha aggiunto Podolyak, precisando che «nel mezzo della guerra l'Ucraina continua a lavorare per soddisfare i requisiti della Nato. Il resto dipende dagli alleati: noi aspettiamo, ma questa attesa è pagata col sangue dei nostri militari e civili». L'ingresso di Kiev nell'Alleanza, ha concluso, «fa parte del processo storico: rappresenterà il punto finale assolutamente giusto di una guerra assolutamente ingiusta. Avverrà subito dopo la fine delle ostilità. E sarà il simbolo della trasformazione del sistema di sicurezza globale».

Kiev: abbattuti tre droni kamikaze nella regione di Mykolaiv

Le forze ucraine hanno abbattuto la notte scorsa tre droni kamikaze russi nella regione di Mykolaiv, nel sud del Paese: lo ha reso noto sul canale United News la portavoce delle Forze di Difesa del Sud, Natalia Gumenyuk, come riporta Rbc-Ucraina. È stata attaccata anche la regione di Zaporizhzhia, ha aggiunto Gumenyuk. Per il momento non ci sono notizie di eventuali vittime o danni.

La compagnia militare privata Wagner continua a far parlare di sé. «Il gruppo legalmente non esiste», dice il presidente russo Putin, che racconta l'incontro al Cremlino avvenuto 5 giorni dopo l'ammutinamento, dicendo di aver proposto un altro leader, ma di aver ricevuto il no di Prigozhin. Il capo dei mercenari ora sarebbe in Bielorussia, comunica la Wagner, che secondo il Pentagono non è più in Ucraina in modo significativo. Gli 007 di Kiev fanno sapere di avere fonti nella cerchia di Putin: «Il ministero degli Interni russo sa che Prigozhin ha sostegno nel Paese».

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