Sono tre, e non cinque, gli italiani dispersi, insieme con un belga, dopo un'immersione nelle acque dell'isola di Sangalaki in Borneo, Indonesia. Lo conferma la Farnesina, specificando di essersi già messa in contatto con le famiglie e aggiungendo che l'ambasciata italiana è in costante contatto con le autorità locali. Altri due italiani che facevano parte del gruppo e stavano facendo snorkeling sarebbero in salvo, secondo quanto hanno riferito fonti locali. «Sono considerati dispersi da sabato sera, e l'operazione per trovarli è in corso», ha detto il capo dell'agenzia di soccorsi per la regione di East Kalimantan.
Secondo il responsabile Wahyu Widhi Heranata, citato dall'agenzia locale Antara, la polizia locale ha datto l'allarme, precisando che un cittadino indonesiano, che fungeva da guida è stato ritrovato vivo ma zoppicante, ed è stato portato in ospedale.
«Secondo le informazioni in nostro possesso - ha detto Wahyu - il gruppo è partito per l'isola di Sangalaki dall'altra isola di Derawan per fare delle immersioni. L'uomo che portava il motoscafo, quando sabato pomeriggio non ha visto tornare il gruppo, di cui faceva parte anche la guida, chiamata Osland, ha dato l'allarme». Durante le ricerche nelle acque della zona, è stata trovata la guida, ma non gli stranieri.
I sub sarebbero partiti per le acque Sangalaki, vicino all'isola di Derawan dove si sarebbero tuffati. Il pilota del motoscafo che li ha trasportati non li ha più visti risalire e sabato pomeriggio ha denunciato l'accaduto agli altri barcaioli. Dopo aver setacciato le acque della zona, hanno trovato Osland, la guida, mentre gli stranieri rimangono dispersi.