Maxwell sarebbe implicato nel ritrovamento all'inizio dell'anno di due depositi di armi nella contea nordirlandese di Antrim. I suoi capi di imputazione riguardano la costruzione di ordigni esplosivi, che sarebbero stati nascosti all'interno di barili in Irlanda del Nord e Inghilterra.
Secondo la ricostruzione fatta dal Guardian, il militare appartiene a una famiglia di origine cattolica, e si sospetta quindi la sua adesione a gruppi dissidenti repubblicani dell'Ira che non hanno accettato gli accordi di pace del 1998 con gli unionisti e non hanno quindi consegnato i loro arsenali, preparandosi a colpire ancora. Fra i dettagli delle indagini, è emerso anche che Maxwell aveva cercato di falsificare il pass della polizia nordirlandese e si era anche procurato parti della divisa di un agente. A Larne però, la cittadina nella contea di Antrim da cui il soldato arriva, tutti lo definiscono come un insospettabile e ora molti suoi amici sono «sotto shock» dopo la notizia che lo collega al terrorismo repubblicano.
Maxwell avrebbe una famiglia, con una compagna e un bambino piccolo.
Non solo, il suo ruolino nelle forze armate di sua maestà appare impeccabile e include anche una missione in Afghanistan. Qui avrebbe acquisito una straordinaria esperienza nel maneggiare esplosivi e armi di tutti i tipi, doti fondamentali per un terrorista inserito in una organizzazione paramilitare che può contare su esplosivi e fucili automatici. C'è un fatto però nella sua vita che può averlo spinto a odiare gli unionisti: all'età di 16 anni era stato selvaggiamente aggredito da un loro gang e percosso duramente con mazze da golf e sbarre di ferro. Larne non è però paragonabile a Belfast - dove sono ancora forti le divisioni fra la parte repubblicana e quella unionista - in quanto la comunità cattolica è completamente integrata e c'è una tradizione di arruolamento nell'esercito britannico.