La guerra si allarga? Anche l'Iran nel conflitto con Israele? Il Corpo dei Guardiani della Rivoluzione Islamica iraniana (Irgc) sta spostando alcuni dei suoi membri verso il confine israeliano, suscitando il timore che possa aprirsi un nuovo fronte nello scontro tra Tel Aviv e i suoi nemici regionali. Lo scrive il Wall Street Journal. Secondo un consigliere del governo siriano e un attivista di Deir ez-Zor, l'Irgc ha ridistribuito i combattenti dalla città siriana orientale di Deir ez-Zor verso sud in un'area vicino a Damasco. La fonte ha riferito che alcuni di loro sono esperti missilistici.
L'IRGC sta spostando i combattenti dalla città siriana orientale di Deir ez-Zor a sud , vicino a Damasco. "C'è grande preoccupazione che in caso di guerra ci sarà un urgente bisogno di proteggere il regime", ha detto un consigliere del governo siriano.
Il centro e l’ovest della… pic.twitter.com/t4GQUCUWHN— Gianluca (@Gianl1974) October 15, 2023
La mossa dei pasdaran
Il consigliere del governo siriano ha affermato che l'obiettivo dell'Iran rimane in gran parte difensivo. «C'è la grande preoccupazione che, se ci fosse una guerra, ci sarebbe un forte bisogno di proteggere il regime», ha detto.
I timori Usa
Gli Usa temono un'escalation della guerra tra Israele e Hamas e la prospettiva di un coinvolgimento diretto dell'Iran. Lo ha detto il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca Jake Sullivan intervenendo alla Cbs, dove ha evocato la possibilità di un nuovo fronte di battaglia sul confine tra Israele e Libano. «Non possiamo escludere che l'Iran scelga di impegnarsi direttamente in qualche modo. Dobbiamo prepararci per ogni possibile evenienza», ha ammonito.
Il sostegno della Cina
La Cina «sostiene i Paesi islamici nel rafforzare l'unità e il coordinamento sulla questione palestinese» al fine di parlare «con una sola voce». È quanto ha detto il massimo diplomatico di Pechino, Wang Yi, nel corso di una telefonata avuta oggi con l'omologo iraniano Hossein Amir -Abdollahian. «La comunità internazionale dovrebbe agire per opporsi alle azioni di qualsiasi parte che danneggiano i civili», ha aggiunto Wang, nel resoconto dei media statali cinesi.