Iran, Aiea: «Triplicata la produzione di uranio arricchito al 60%». La minaccia a Israele e Stati Uniti: «Non possono vincere»

Lo ha affermato l’Agenzia internazionale per l’energia atomica in un rapporto ai suoi Stati membri

Iran, Aiea: «Triplicata la produzione di uranio arricchito al 60%». La minaccia a Israele e Stati Uniti: «Non possono vincere»
Iran, Aiea: «Triplicata la produzione di uranio arricchito al 60%». La minaccia a Israele e Stati Uniti: «Non possono vincere»
Martedì 26 Dicembre 2023, 16:54 - Ultimo agg. 19:03
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Nelle ultime settimane l’Iran ha accelerato e triplicato la produzione di uranio arricchito, invertendo un precedente rallentamento iniziato a metà di quest’anno. Lo ha affermato l’Agenzia internazionale per l’energia atomica in un rapporto ai suoi Stati membri. 

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Uranio, l'accelerata dell'Iran

Il direttore dell'agenzia, Rafael Mariano Grossi, afferma nel rapporto che l'Iran «nelle ultime settimane ha aumentato la produzione di uranio altamente arricchito, invertendo la riduzione della produzione iniziata a metà del 2023», secondo un portavoce dell'agenzia. L’Iran aveva precedentemente rallentato il suo arricchimento dell’uranio al 60% di purezza. L'uranio con una purezza del 60% è solo un piccolo passo tecnico verso il livello necessario per un'arma nucleare, portandola a nove chilogrammi al mese nelle ultime settimane

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Verso l'arma nucleare

L'agenzia ha affermato che i suoi ispettori hanno verificato l'accelerazione della produzione dalla fine di novembre negli stabilimenti di Natanz e Fordow a circa 9 chilogrammi al mese, un aumento rispetto ai 3 chilogrammi al mese da giugno, e che rappresenta un ritorno ai livelli di produzione precedenti.

L'arricchimento dell'uranio significa aumentare la percentuale di uranio-235, l'isotopo che può essere utilizzato per la fissione nucleare.

L'attacco a Israele e Stati Uniti

Israele e gli Stati Uniti si trovano «in una situazione in cui non possono vincere». Lo ha affermato il Segretario del Consiglio supremo per la Sicurezza nazionale dell'Iran, Ali Akbar Ahmadian, durante un colloqui con l'ex premier dell'Iraq, Adel Abdul-Mahdi, a Teheran, come riporta Mehr. Facendo riferimento all'uccisione da parte di Israele del dirigente delle Guardie della Rivoluzione iraniana Seyyed Razi Mousavi in Siria, Ahmadian ha detto che «esiste l'opinione secondo cui l'assassinio è stato fatto in cooperazione dal regime sionista e dagli Stati Uniti ma alcuni ritengono che con questa azione il regime sionista abbia voluto fare un passo verso l'espansione della guerra». 

La minaccia

«L'uccisione del membro dei Guardiani della rivoluzione Seyyed Razi Mousavi in Siria da parte del regime sionista merita certamente una punizione e i sionisti dovrebbero attendere la punizione dell'Iran». Lo ha dichiarato il portavoce del ministero della Difesa iraniano Reza Talainik, sottolineando che Israele «e i suoi elementi saranno tormentati dal tempo in cui dovranno attendere la vendetta». «La mossa israeliana ha indicato la sua natura terroristica e guerrafondaia, poiché il regime ha violato la sovranità della Siria e ha cercato di creare insicurezza in quel Paese», ha aggiunto Talainik citato dall'Irna. «La guerra di Gaza finirà con il fallimento e il collasso dei sionisti. Anche gli Stati Uniti, la cui natura selvaggia e ingannevole è stata rivelata al mondo, dovranno affrontare il fallimento perché sono partner di Israele nei suoi crimini», ha sottolineato.

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