Le forze dell'ordine si sono imbattute in una strana scena del crimine: la vittima era ricoperta di sangue derivante dall'apparente ferita da proiettile alla testa, era stata spogliata fino ai boxer con le mani legate. Quando gli agenti hanno iniziato a scattare le foto, però, il presunto 'cadavere' si è alzato e diretto verso gli agenti.
Questo non è un film, ma la storia di Ramon Sosa, che ha condiviso la sua storia in esclusiva a The Sun, spiegando: «Ho dovuto fingere la mia morte».
I problemi nella coppia sarebbero iniziati attorno al 2015 quando la moglie ha chiesto a Ramon il divorzio, ma dopo poco tempo un amico dell'uomo gli ha fatto una segnalazione: «Mi ha spiegato che stava passando davanti all'ufficio della palestra e ha sentito Lulu (la moglie) e sua figlia parlare di ingaggiare un sicario dal Messico per farmi a pezzi».
Da quel momento Ramon Sosa e l'amico hanno tentato di cogliere la moglie sul fatto, in modo da denunciarla alla polizia: «Nel tentativo di fermare Lulu, Mundo (l'amico di Sosa) ha nascosto un microfono sotto i vestiti e ha registrato la conversazione successiva, prima di consegnare le prove incriminanti alla polizia», ha ricordato così quei momenti Ramon. L'uomo ha poi aggiunto: «Ho dormito con il nemico e con un occhio aperto, il tutto cercando di comportarmi nel modo più 'normale' possibile in modo che Lulu potesse continuare con il suo piano». La polizia ha poi suggerito a Ramon di fingere di essere morto per una foto. Con l'aiuto dell'FBI e dei Texas Rangers Ramon si è diretto nel deserto. Ramon ha ricordato quel momento come agghiacciante: «Quando ho visto le foto sembravano così reali. Ricordo che giacevo nella tomba pensando come è finito il matrimonio con l'amore della mia vita e io ho finto la mia morte con l'aiuto dell'FBI?».
Ramon Sosa è stato poi nascosto in un hotel per due settimane. Non gli era permesso di andarsene e nemmeno di usare Internet. La moglie è stata poi colta in flagrante grazie ad un agente sotto copertura, è stata incarcerata per 20 anni nell'ottobre 2016, ma è stata rilasciata per buona condotta dopo aver scontato solo sette anni di pena. L'uomo in merito ha riferito: «Temo che un giorno verrà da me per vendicarsi».