«Omicidi, torture, traumi agli occhi, mutilazioni e perdita della vista» frutto delle violenze esercitate dalle forze dell'ordine dopo l'inizio della rivolta anti-governativa del 18 ottobre 2019. Di queste accuse dovrà rispondere il presidente cileno Sebastián Piñera, che è stato denunciato davanti alla Corte penale internazionale (Cpi).
L'avvocato Carlos Margotta, massimo rappresentante della La Commissione cilena dei diritti umani (Cchddhh), ha spiegato che per la presentazione di questa istanza «abbiamo tenuto particolarmente conto della grave violazione da parte del governo delle raccomandazioni formulate dall'Ufficio dell'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti umani (Ohchr) nel dicembre 2019».
La Commissione cilena dei Diritti umani è stata accompagnata nell'iniziativa dalla Fondazione internazionale Baltasar Garzn, dal Centro di ricerca ed elaborazione per la democrazia (Cred) e dall'Associazione americana dei giuristi (Aaj).