Paradise Papers, il principe Carlo d'Inghilterra sotto accusa: «Ingenti utili con investimenti offshore»

Paradise Papers, il principe Carlo d'Inghilterra sotto accusa: "Ingenti utili con investimenti offshore"
Paradise Papers, il principe Carlo d'Inghilterra sotto accusa: "Ingenti utili con investimenti offshore"
Martedì 7 Novembre 2017, 19:30 - Ultimo agg. 8 Novembre, 17:17
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Il Principe sotto accusa. Gli asset privati di Carlo d'Inghilterra hanno investito milioni di sterline in fondi e società offshore, tra cui quella in una società delle Bermuda gestita da uno dei suoi migliori amici, secondo documenti dei Paradise Papers.



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Stando al Guardian online, la decisione del Duchy of Cornwall (Ducato di Cornovaglia) di comprare titoli era considerata molto sensibile, e i membri del suo board che hanno investito in terre per proteggerle dalla deforestazione, erano tenuti al segreto.

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Secondo il quotidiano, prima della fuga di notizie dei Paradise Papers, gli investimenti offshore del principe non erano conosciuti. Nel portafoglio della 'private estate' di Carlo ci sono in particolare quote in una compagnia chiamata Sustanaible Forestry Management (Sfm) acquistate all'inizio del 2007. La società, registrata alle Bermuda, è stata creata nel 1999, per vendere carbon credit (crediti di emissione).

Ci lavorava Hugh Van Cutsem, un allevatore di cavalli milionario che ha conosciuto Carlo a Cambridge negli anni sessanta. Van Cutsdem, morto nel 2013, era uno dei direttori di Sfm, il cui obiettivo era di generare «ampi guadagni investendo nelle foreste tropicali e subtropicali».

FONDI OFFSHORE A ISTITUTO BANNON L'inchiesta sui Paradise Papers tocca l'ex stratega della Casa Bianca e strettissimo consigliere di Donald Trump, Steve Bannon. Secondo i documenti diffusi dal Guardian il miliardario Bob Mercer, che con la sua fortuna ha finanziato Breitbart News e la destra Usa, dirige otto compagnie nel paradiso fiscale di Bermuda, create soprattutto evitare di pagare al fisco americano decine di milioni di dollari di tasse. La fondazione ombra della sua famiglia, guidata dalla figlia, avrebbe finanziato l'istituto di Bannon, Government Accountability Institute. E in particolare il libro di Peter Schweizer, 'Clinton Cash' (dietro il quale ci sarebbe l'ex numero uno di Breitbart) contro la candidata democratica nel quale veniva accusata di aver scambiato favori con donazioni per la fondazione di famiglia.

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