Proteste, pandemia e polizia: New York è fuori controllo, muore bimbo di un anno

Proteste, pandemia e polizia: New York è fuori controllo, muore bimbo di un anno
di Luca Marfé
Martedì 14 Luglio 2020, 09:40 - Ultimo agg. 15:36
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Un bambino di un anno. Una morte assurda in uno scenario oramai fuori controllo.

Un proiettile nello stomaco tra i tessuti del passeggino. Una sparatoria che ha coinvolto altre cinque persone, ferite ma non in pericolo di vita.


È soltanto l’ultimo episodio di caos quello andato in scena a Bedford, Brooklyn.
È una New York irriconoscibile quella sopravvissuta alla pandemia prima e alle proteste razziali poi.
Sopravvissuta, ma lontanissima dall’essere ciò che era.


Nelle ultime settimane, episodi del genere si sono moltiplicati: +165% in un mese, con un’impennata delle vittime che da 100 diventano 304, stando ai dati pubblicati dal Dipartimento di Polizia.

Ed è proprio nella Polizia la chiave di questo dramma.

È evidente, infatti, che l’atteggiamento remissivo del sindaco Bill de Blasio ha finito con lo spalancare le porte non soltanto ai manifestanti pacifici del movimento Black Lives Matter, ma inevitabilmente anche agli agitati che intendono approfittare della situazione per delinquere, nella scia di forze dell’ordine sempre più delegittimate e depotenziate.

La narrativa punitiva del togliere i fondi alla Polizia, e del costringerla ad assistere inerme a certi scempi di vetrine in frantumi e di intere aree distrutte, prende il sopravvento e quasi ne determina lo smantellamento.

Il risultato?

Mano libera per chi, insomma, coglie il vuoto e ci si infila, costringendo lo Stato ad arretrare.

Con il salto che dalla cronaca alla politica si fa breve.


Perché attorno all’omicidio di George Floyd e di tutto ciò che ne è conseguito si confrontano due idee diverse e addirittura opposte di America.

Quella di de Blasio, appunto, che è anche quella di Joe Biden.

E quella di Trump, invece, che di contro sbatte i pugni sul tavolo, si schiera fermo dalla parte delle divise, promette maggiori investimenti, strilla forte «LEGGE E ORDINE».

Proprio così, a caratteri cubitali, come sempre via Twitter e pure in ogni conferenza stampa.


In un Paese sempre più spaccato in due metà, sempre meno capaci di parlarsi.

Con un bambino di un anno che, nel mezzo di questo scontro folle, muore senza un perché.

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