LA GUERRA

Onu, 141 sì per il ritiro di Mosca dall’Ucraina: 7 contrari, India e Cina si astengono. Usa: «Valutiamo invio di jet a Kiev»

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Onu, 141 sì per il ritiro di Mosca dall’Ucraina: 7 contrari, India e Cina si astengono. Usa: «Valutiamo invio di jet a Kiev»
Onu, 141 sì per il ritiro di Mosca dall’Ucraina: 7 contrari, India e Cina si astengono. Usa: «Valutiamo invio di jet a Kiev»
Giovedì 23 Febbraio 2023, 08:12 - Ultimo agg. 24 Febbraio, 06:09

Zelensky: voto Onu è potente prova di sostegno all'Ucraina

«Siamo grati a tutti i paesi che hanno sostenuto l'importante risoluzione dell'Assemblea generale 'Principi della Carta delle Nazioni Unite alla base di una pace globale, giusta e sostenibile in Ucrainà. Questa è una potente testimonianza della solidarietà della comunità mondiale con il popolo ucraino nel contesto dell'anniversario dell'aggressione su vasta scala della Federazione Russa. Una potente manifestazione di sostegno globale alla #PeaceFormula ucraina!». Lo afferma su Twitter il presidente ucraino Volodymyr Zelensky dopo il voto all'Onu.

Usa all'Onu: oggi voto storico

«Quello di oggi è un voto storico». Lo ha detto l'ambasciatrice americana all'Onu Linda Thomas-Greenfield dopo il via libera della risoluzione in Assemblea Generale con 141 sì. L'ambasciatrice ha sottolineato con i giornalisti che il voto dimostra che la pace in Ucraina deve essere basata sui principi della Carta delle Nazioni Unite, e domani in Consiglio di Sicurezza con il segretario di stato Antony Blinken «faremo la stessa cosa, spingeremo per una pace giusta e durevole»

Tajani: all'Onu grande vittoria in nome della libertà

«L'Italia ha votato a favore della »Risoluzione per la pace« in Ucraina che è stata adottata dalle Nazioni Unite con ben 141 voti. Un testo che difende l'Ucraina ma che è soprattutto in favore della pace. Una grande vittoria in nome della libertà». Così il ministro degli Esteri Antonio Tajani commenta il voto all'assemblea dell'Onu sulla risoluzione per la pace in Ucraina.

Ucraina, voto all'Onu: 7 contrari, tra astenuti India e Cina

Contro la risoluzione dell'Assemblea generale dell' Onu per il ritiro russo dall'Ucraina ed una «pace giusta e duratura» hanno votato sette Paesi: oltre alla Russia, come già avvenuto un altre occasioni, la Bielorussia, la Siria, la Corea del Nord, l'Eritrea e il Mali e il Nicaragua. Trentadue gli astenuti, tra cui la Cina, l'India - nonostante il forte pressing delle ultime ore - l'Iran, Cuba, l'Armenia e poi molti Paesi africani, dal Congo all'Uganda, e poi il Kazakistan e l'Uzbekistan.

Usa: valutiamo invio jet a Kiev

Gli Stati Uniti stanno discutendo «sia internamente, mentre guardiamo alla difesa aerea a lungo termine (di Kiev), che con l'Ucraina» la possibilità di fornire aerei da combattimento di quarta o quinta generazione. Lo ha detto la vicesegretario di Stato Usa per gli Affari politici Victoria Nuland in un'intervista al Washington Post, rispondendo a una domanda in merito. «Ci sono alcuni paesi in Europa che sono interessati a fornire i jet, e come ha detto il presidente Biden, questa sarà una loro scelta», ha aggiunto, ribadendo che «è un quadro in evoluzione mentre valutiamo di cosa ha bisogno l'Ucraina».

A Ginevra in corso negoziati sulla pace. Svizzera: "Ci vorrà tempo e diplomazia"

Negoziati sulla crisi in Ucraina sono in corso a Ginevra. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri svizzero Ignazio Cassis, spiegando che i negoziati si tengono «non al livello più alto», ma in condizione di «massima discrezione». In un'intervista al quotidiano Le Temps, il ministro non ha indicato chi ha partecipato ai colloqui. «La costruzione della pace è un'impresa complessa che richiederà molta diplomazia. Ma ci arriveremo, anche se al momento non è visibile a breve termine», ha detto Cassis. Necessario, ha aggiunto, «ricostruire l'architettura di sicurezza nel continente europeo».

G7 aumenta a 39 miliardi di dollari gli aiuti all'Ucraina

I ministri delle Finanze e i governatori delle banche centrali hanno deciso di aumentare a 39 miliardi di dollari gli aiuti all'Ucraina ed esortano il Fondo monetario internazionale a portare a termine i lavori per un programma di assistenza a Kiev entro fine marzo. È una delle conclusioni del meeting del G7 finanze a Bangalore di cui dà conto la Bloomberg. Il G7 «resta vigile» sui rischi economici, incluse le pressioni inflazionistiche, e ribadisce la condanna della guerra lanciata dalla Russia in Ucraina.

Zelensky: "Mosca ha scelto la strada dell'assassinio"

«Non ci siamo spezzati, abbiamo superato molti ostacoli e vinceremo. Inchioderemo alle loro responsabilità tutti coloro che hanno portato il Male, questa guerra nella nostra terra, il terrore, le uccisioni, le torture, i saccheggi. La Russia ha scelto la strada dell'assassinio, la strada del terrore e della tortura, dei saccheggi: ci sarà una responsabilità di Stato per tutto questo terrore», ha scritto il presidente Volodymyr Zelensky su Telegram.

Kiev: "Attendiamo ok da Ue a sanzioni"

«Ci aspettiamo oggi l'ok alle sanzioni Ue, e domani attendiamo nuove misure dai partner occidentali, Usa, Gran Bretagna, Australia, Giappone. Alcune delle priorità che abbiamo chiesto sono contenuti nel decimo pacchetto, altre no, come l'inclusione di Rosatom, E siamo delusi dal fatto che non ci sia». Lo ha sottolineato Vlad Vasiuk, portavoce dell'ufficio del presidente Volodymyr Zelensky che coordina il gruppo di esperti sulle sanzioni Yermak-McFaul. «Il regime di sanzioni è una misura efficace, l'unica alternativa sarebbe partecipare alla guerra», ha spiegato Vlasiuk incontrando un gruppo di media europei, tra i quali l'ANSA.

Kiev: "Truppe russe preparano provocazioni al confine Nord"

Le truppe russe stanno preparando provocazioni vicino al confine della regione di Chernihiv, nell'Ucraina settentrionale, «ciò è evidenziato dai dati dell'intelligence che hanno registrato il movimento di colonne militari con il personale che indossa uniformi senza segni di identificazione e simili a quelle delle Forze Armate ucraine», lo scrive il Comando operativo Nord dell'esercito ucraino su Facebook, citato da Unian.

Podolyak (Ucraina): "Mosca vuole provocare una crisi politica in Moldavia"

«La Russia vuole provocare la crisi politica, far nascere proteste a Chisinau, accendere conflitti interni dentro la Moldavia. Abbiamo avvisato il governo di Chisinau della nostra posizione. Così Mosca vuole distogliere l'attenzione dal conflitto in Ucraina», lo ha detto il consigliere del presidente ucraino Mykhailo Podolyak in un'intervista a Rai News 24 commentando l'accusa di Mosca secondo cui Kiev avrebbe un piano in base al quale militari dell'esercito ucraino e del battaglione nazionalista Azov, «vestiti con uniformi russe», dovrebbero inscenare una falsa invasione a partire dal territorio della Transnistria.

Ucraina: "Forte esplosione a Kiev"

Una forte esplosione è stata avvertita nella parte occidentale di Kiev.

Lo ha riferito su Twitter il Kyiv Independent, precisando che pochi minuti prima dell'esplosione si era attivato l'allarme antiaereo.

Marina: "I russi arrivano fino allo Jonio senza problemi"

«Nel Mediterraneo, molto affollato, c'è un 'equilibrio instabile. Non si erano mai visti quattro gruppi portaerei alleati nel Mediterraneo: italiano, francese, americano e la nave anfibio spagnola. I russi arrivano fino allo Jonio senza problemi, fanno puntate verso lo Jonio con un gruppo navale di tre navi moderne. La nave più moderna è la russa, che in questo momento è in Sudafrica e ha imbarcato i missili ipersonici: non sappiamo se siano efficaci o meno, questo lo vedremo, ma la nave entrerà nel Mediterraneo. I russi dicono che sarà la più moderna al mondo. La situazione è complessa e turbolenta, il rischio di incidenti è alto». Così il Capo di Stato Maggiore della Marina militare, Enrico Credendino, alla Commissione Difesa della Camera.

Ministro difesa Gb: "La guerra in Ucraina può durare un altro anno"

La guerra in Ucraina può durare un altro anno, secondo il ministro della Difesa britannico Ben Wallace, intervistato da radio Lbc. Secondo Wallace oltre 188.000 soldati russi sono morti o rimasti feriti a causa del «catastrofico errore di calcolo» di Vladimir Putin. E ha aggiunto: «Penso che la Russia abbia mostrato un completo disprezzo non solo per la vita degli ucraini ma anche per i suoi stessi soldati». E parlando delle intenzioni del capo del Cremlino ha detto: «Quando qualcuno ha oltrepassato il limite e pensa che sia giusto farlo anche contro la propria gente, gestendo l'esercito col tritacarne, penso che non si fermerà».

Stoltenberg: "Segnali che la Cina intende fornire armi a Mosca"

Ci sono «alcuni segnali» che la Cina avrebbe piani per supportare la Russia nell'invasione dell' Ucraina, ha dichiarato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, il quale fa appello a Pechino perché «desista» dai suoi piani che, appoggiando una guerra illegale, costituirebbero una violazione del diritto internazionale. «Abbiamo visto alcuni segnali che (i cinesi) potrebbero star progettando di farlo. Gli alleati Nato e gli Usa li hanno messi in guardia dal farlo, questo non dovrebbe accadere. La Cina non dovrebbe appoggiare la guerra illegale della Russia»,ha detto Stoltenberg in un'intervista all'Ap ripresa dal Guardian. Per il capo della Nato, un sostegno diretto a Mosca nel suo sforzo bellico «equivarrebbe a una violazione della Carta delle nazioni Unite, del diritto internazionale». Stoltenberg ha quindi ribadito ancora una volta l'appoggio dell'Alleanza atlantica all' Ucraina «per tutto il tempo necessario».

Moldavia smentisce le accuse di Mosca sull'invasione di Kiev della Transnistria

La Moldavia ha smentito le affermazioni della Russia secondo cui l'Ucraina starebbe pianificando un'azione militare contro la Transnistria, regione separatista filo-Mosca. Lo riporta la Cnn. «Le autorità statali non confermano le informazioni diffuse questa mattina dal Ministero della Difesa russo», si legge in un messaggio sul canale Telegram ufficiale del governo moldavo. «Invitiamo alla calma e invitiamo la popolazione a seguire le fonti ufficiali e credibili della Repubblica di Moldavia. Le nostre istituzioni collaborano con i partner stranieri e in caso di pericolo per il Paese informeranno il pubblico senza indugio».

Marina italiana: "Flotta russa aumenta la presenza nel Mediterraneo"

«Gli effetti immediati sulla nostra sicurezza della guerra in Ucraina si sono riverberati ancora una volta sul mare e sono l'aumento impressionante dei numeri della flotta russa nel Mediterraneo e nel Mar Nero a un livello che non si vedeva nemmeno ai tempi della guerra fredda. Il numero di navi russe nel Mediterraneo è aumentato, un numero alto che non è una minaccia diretta al territorio nazionale ma aumenta tantissimo la tensione. I russi hanno un atteggiamento aggressivo che non era usuale nel Mediterraneo e prima era evidente solo nel Baltico. Il rischio di incidente è possibile e quando c'è un incidente di questa natura non si sa mai dove si può andare a finire». Lo ha detto il Capo di Stato maggiore della Marina militare, Enrico Credendino, in audizione all Commissione Difesa della Camera.

Mosca: "Kiev prepara attacco alla Transnistria"

«Kiev sta preparando una provocazione armata contro la Transnistria», ha affermato il ministero della Difesa russo su Telegram, citato da Ria Novosti. «Secondo le informazioni disponibili, nel prossimo futuro il regime di Kiev sta preparando una provocazione armata contro la Repubblica Moldava transnistriana che sarà condotta dalle Forze Armate ucraine, anche con il coinvolgimento della formazione Azov», ha dichiarato il ministero. «Come pretesto per l'invasione, Kiev ha in programma di organizzare una offensiva dal territorio della Transnistria. I sabotatori indosseranno uniformi militari russe», ha detto il dipartimento.

Il ministero della Difesa di Mosca afferma di avere ottenuto prove di un piano in base al quale militari dell'esercito ucraino e del battaglione nazionalista Azov, «vestiti con uniformi delle forze armate russe», dovrebbero inscenare una falsa invasione dell'Ucraina a partire dal territorio della Transnistria, la autoproclamata repubblica filorussa sul territorio della Moldavia. Ciò darebbe alle forze di Kiev il pretesto per attaccare la Transnistria. Il ministero della Difesa russo avverte che sta monitorando da vicino la situazione lungo il confine fra Ucraina e Transnistria ed è «pronto a rispondere» ad ogni sviluppo. Sul territorio della Transnistria Mosca ha un contingente di circ 1.500 soldati.

Putin: "Rafforziamo l'armamento nucleare"

Il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato in un discorso video pubblicato sul sito del Cremlino in occasione della Giornata del Difensore della Patria che sarà data particolare enfasi al potenziamento dell'armamento nucleare del Paese. Lo riporta la Tass. Putin ha affermato che i sistemi missilistici russi di punta basati sui silo Sarmat, armati con missili balistici intercontinentali orbitali pesanti a propellente liquido in grado di trasportare cariche nucleari, entreranno in servizio nel 2023. Anche le consegne dei missili ipersonici Zirkon a bordo delle navi inizieranno nel 2023.

 

 

Moldavia, Tajani: "Putin cerca di spaventare i Paesi europei"

«La Russia conduce una guerra anche cercando di spaventare gli altri»: lo ha detto a New York il ministro degli esteri Antonio Tajani alla stampa italiana commentando la decisione di Vladimir Putin di revocare un decreto che in parte sosteneva la sovranità della Moldavia nell'ambito delle politiche sul futuro della Transnistria. «In Transnistria - ha detto - ci sono reparti militari russi. Ho incontrato il ministro degli Esteri della Moldova, che è stato a Bruxelles a parlare al Consiglio europeo degli Affari esteri, probabilmente è una reazione»

Alla vigilia dell'anniversario dell'invasione russa dell'Ucraina all'Onu andrà al voto una nuova risoluzione a favore della pace, dalla quale si attende un massiccio sostegno a Kiev . Il documento invoca una «pace globale, giusta e duratura in Ucraina in linea con i principi della Carta Onu», ha ricordato il ministro degli Esteri Antonio Tajani intervenendo tra i primi in assemblea e abbracciando il suo omologo ucraino Kuleba alla fine del suo discorso. Il ministro ha riaffermato l'unità del governo su questo tema, esortando a raddoppiare gli sforzi diplomatici per una soluzione del conflitto. Tuttavia la Lega frena sul nuovo invio di armi a Kiev, mentre persistono tensioni sulle parole di Berlusconi sulla guerra e la reazione di Zelensky.

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