Russia, 18enne uccide un insegnante a scuola e pubblica on line i selfie con il corpo: poi si suicida con una motosega

Russia, 18enne uccide un insegnante a scuola e pubblica on line i selfie con il corpo: poi si suicida con una motosega
di Federica Macagnone
Giovedì 2 Novembre 2017, 15:45 - Ultimo agg. 3 Novembre, 07:41
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Era ossessionato dal computer, dai giochi violenti e dai fumetti in cui scorrevano fiumi di sangue. Un mondo che potrebbe averlo messo in contatto con uno dei pericolosi "giochi" in stile Blue Whale, che prevedono il superamento di diverse sfide e che culminano con il suicidio. Potrebbe esserci un “gioco di morte" dietro il comportamento folle del 18enne Andrey Emelyannikov che, dopo aver ucciso uno dei suoi professori, si è scattato alcuni selfie con il cadavere prima di togliersi la vita con una sega elettrica.
 

 


È stato un bagno di sangue quello compiuto a Mosca ieri da Andrey che, approfittando di una pausa tra le lezioni che frequentava alla Western Complex of Continuous Education, ha affrontato Sergei Danilov, un insegnante di 44 anni con cui non andava d'accordo. Tra i due è nata una discussione sfociata con l'accoltellamento a morte del professore. Secondo quanto riporta l'agenzia Tass, il ragazzo avrebbe scattato e pubblicato on line diversi selfie: in particolare, in uno era immortalato con una motosega vicino al collo, in un altro si mostrava sorridente accanto al corpo del professore. Subito dopo il massacro Andrey si è tolto la vita con la motosega. Adesso gli agenti stanno cercando di capire cosa possa aver innescato quella follia omicida: secondo alcune fonti l'insegnante era intenzionato a chiedere l'espulsione dalla scuola dello studente che, nel forum on line che frequentava spesso, aveva più volte minacciato di volerlo uccidere. 

Intanto, attraverso il mondo virtuale in cui Andrey trascorreva la maggior parte del suo tempo, i detective stanno delineando il profilo del ragazzo: il suo idolo era Walter Sullivan, personaggio di Silent Hill, con il quale il ragazzo aveva creato un avatar sui suoi profili social e su un forum dove i giovani sfogano la loro rabbia. «Un paio di mesi fa si lamentava del suo insegnante e diceva che prma o poi lo avrebbe ucciso - ha detto uno dei membri del forum, che preferito mantenere l'anonimato - Ma è una cosa comune nel nostro gruppo. I ragazzi lanciano spesso minacce di morte verso qualcuno, quindi non gli rivolgiamo particolare attenzione. Negli ultimi tempi pubblicava tutti i suoi post con l'hashtag #11117: Andrey ha commesso il suo omicidio il 1° novembre 2017. Significa che stava progettando l'omicidio da tempo?». La risposta la potranno dare solo gli investigatori che si stanno occupando del caso e stanno cercando di capire cosa sia passato nella mente di Andrey. «I videogame in cui c'è molto sangue e violenza sviluppano aggressività - ha dichiarato Mikhail Vinogradov, psicologo e criminologo intervistato dall'emittente Ntv - Le persone che ci giocano spesso possono trasferire nella vita reale quello che vedono sullo schermo di un pc».

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