Ucraina, i fondi Usa bloccati e il piano di Putin: i perché del disperato appello di Zelenska. Oggi 100 missili dalla Russia

Ucraina, i fondi Usa bloccati e il piano di Putin: il perché del disperato appello di Zelenska. Oggi 100 missili dalla Russia
Ucraina, i fondi Usa bloccati e il piano di Putin: il perché del disperato appello di Zelenska. Oggi 100 missili dalla Russia
Sabato 9 Dicembre 2023, 18:37 - Ultimo agg. 10 Dicembre, 14:59
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L'appello di Olena Zelenska

«Se il mondo si stanca di aiutarci, ci lascerà semplicemente morire. Per noi è una questione vitale». A lanciare l'allarme è la first lady ucraina Olena Zelenska, in un'intervista alla Bbc che sarà trasmessa integralmente domenica. La guerra a Gaza, del resto, ha inevitabilmente oscurato il conflitto in Ucraina.

Ucraina, l'appello della first lady Olena Zelenska: «Se il mondo si stanca di aiutarci, moriremo. Fa male vedere ciò che sta accadendo»

Finora nessuno ha chiesto a Kiev di smettere di combattere e avviare un negoziato con Mosca, ma evidentemente il Paese teme questo sviluppo.

Zelenska ha espresso un profondo senso di angoscia di fronte agli evidenti segnali di «stanchezza» da parte dei Paesi che finora hanno sostenuto l'Ucraina con finanziamenti cruciali per difendersi dall'esercito del Cremlino.

 

Gli aiuti Usa bloccati

A cominciare dagli Stati Uniti, primo Paese finanziatore, dove il 6 dicembre l'ostruzionismo dei repubblicani ha di fatto bloccato il nuovo pacchetto da oltre 108 miliardi di dollari, di cui 60 per Kiev, chiesto dall'amministrazione Biden. «Abbiamo davvero bisogno di aiuto. Non possiamo stancarci, perché se lo facciamo, moriamo. Ci fa molto male vedere segnali che l'appassionata disponibilità che c'è stata finora può affievolirsi. Per noi è vitale. Fa male vedere ciò che sta succedendo», ha dichiarato Olenza Zelenska, che ha ben presente come lo sforzo bellico del suo Paese, dopo quasi due anni dall'invasione russa, stia seriamente rischiando di dissolversi se venisse a mancare il corposo sostegno finanziario ricevuto finora. Insomma, il supporto politico e la solidarietà a parole non bastano.

Del resto l'Ucraina spera ancora nel pacchetto di aiuti statunitensi dopo la battuta d'arresto del Senato. E specialmente nelle intenzioni del presidente Joe Biden che ha definito «folle» l'ostruzionismo dei repubblicani mettendo in chiaro che in gioco non c'è solo il futuro dell'Ucraina ma di tutto il mondo libero: «Non possiamo permettere che vinca Putin», ha affermato. Parole a cui ha fatto eco il ministro degli Esteri britannico David Cameron esortando gli Stati Uniti «a non fare un regalo di Natale» al presidente russo.

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Il piano di Putin

Putin intanto sembrerebbe aver messo proprio la guerra in Ucraina al primo posto dell'agenda per la campagna elettorale del prossimo anno a cui si è candidato ufficialmente venerdì per un quinto mandato presidenziale. Secondo gli analisti del think tank americano Isw, il capo del Cremlino vuole superare i malumori dei parenti dei soldati e mostrare al Paese di avere il pieno sostegno dell'esercito, in modo da rendere superflua qualsiasi discussione sulla guerra durante la campagna.

I piani sono chiari: l'Ucraina resta sotto attacco, possibilmente prendendo il controllo di Avdiivka, e forse Kupiansk (nel Donetsk) prima del voto che partirà il 15 marzo. Kiev però non molla: pur se indebolita dal mancato successo della controffensiva e dai timori di essere abbandonata dal principale alleato, oggi ha rilanciato il punto numero uno della strategia ucraina sul terreno per bocca del ministro della Difesa Rustem Umerov. Che alla tv pubblica ha dichiarato: «L'esercito si sta preparando, nel 2024 costringeremo i russi a lasciare la Crimea per sempre».

Cosa sta succedendo in Ucraina

Solo nella giornata di sabato la Russia ha lanciato quasi 100 attacchi aerei verso l'Ucraina. «Il nemico ha lanciato un totale di 28 missili e 27 attacchi aerei, sparando 59 volte da sistemi di lancio multipli contro posizioni militari ucraine e aree popolate», ha dichiarato lo Stato maggiore ucraino. Sono state prese di mira diverse regioni dell’est, tra cui Kharkiv, Luhansk e Donetsk.

Ieri mattina una persona è morta e altre quattro sono rimaste feritein un attacco russo nella regione di Dnipropetrovsk, nell'Ucraina centrale, secondo quanto riferito dal portavoce dell'Aeronautica militare, Yuriy Ignat. Sempre nella giornata di venerdì Mosca ha lanciato sul Paese un totale di 19 missili da crociera Kh-101/Kh-555, di cui 14 sono stati distrutti. I missili, ha precisato Ignat, sono stati lanciati da 7 bombardieri strategici Tu-95MS dalla regione russa di Saratov. Come riportato, quello di ieri è stato il primo attacco russo con missili da crociera Tu-95MS dopo una pausa di 79 giorni e tutti i missili diretti verso Kiev sono stati abbattuti.

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