Usa, fallisce esecuzione capitale: detenuto muore in 43 minuti tra atroci dolori

Usa, fallisce esecuzione capitale: detenuto muore in 43 minuti tra atroci dolori
di Anna Guaita
Mercoledì 30 Aprile 2014, 10:29 - Ultimo agg. 10:30
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NEW YORK – Scene da film dell’orrore in una prigione dell’Oklahoma: l’esecuzione di un prigioniero si trasforma in una vera tortura. Clayton Lockett muore dopo 43 minuti di agonia, per infarto, dopo aver lui stesso protestato che qualcosa stava “andando storto”.



E’ successo ieri sera, dopo che il governatore e la Corte Suprema dello Stato avevano dato il via all’esecuzione sia di Lockett che di Charles Warner. I due uomini dovevano essere messi a morte a distanza di due ore l’uno dall’altro. Entrambi avevano fatto ricorso nelle scorse settimane perché lo Stato rifiutava di rivelare dove erano stati comprati i farmaci che avrebbero composto il cocktail dell’iniezione letale. Negli ultimi anni la questione dei farmaci è diventata grave in tutti e 32 gli Stati che applicano la pena di morte.



Originariamente infatti i tre elementi chimici venivano acquistati presso aziende farmaceutiche europee, che però si sono rifiutate di continuare a vendere i loro prodotti se venivano usati per porre a morte degli esseri umani.
L’Oklahoma è riuscita a trovare dei fornitori americani, che però chiedono l’anonimato. Secondo gli avvocati di molti condannati, e anche secondo autorevoli esperti della Costituzione, la mancanza di trasparenza su questa transazione lascia dubbi sulla reale efficacia dei farmaci, e quindi va contro il dettato costituzionale che vieta pene inusuali e crudeli.









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