Cottarelli: «Dimissioni? Io continuo a lavorare. Da taglio partecipate risparmio di 2-3 miliardi»

Carlo Cottarelli
Carlo Cottarelli
Giovedì 7 Agosto 2014, 10:06 - Ultimo agg. 10:45
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Adesso io lavoro, continuo a lavorare, ci sono cose importanti da fare. Tutto il resto... Io mi concentro sul lavoro. Così il commissario alla spending review Carlo Cottarelli, in audizione in bicamerale sul federalismo fiscale, risponde a gli chiede delle indiscrezioni su sue possibili dimissioni. Incontrerà Renzi sulle partecipate? «Se mi convoca io ci vado», assicura.



Cottarelli ha annunciato che è pronto il piano di «razionalizzazione delle partecipate locali, con l'obiettivo di ridurle da 8.000 a 1.000 in tre anni» e ottenere efficienza e risparmi. Il commissario ha poi sottolineato che «oggi pomeriggio lo invierò al Comitato interministeriale per la revisione della spesa
».



Poi Cottarelli ha spiegato che «A regime il rapporto sulle partecipate locali stima un risparmio di due-tre miliardi, anche se è difficile una stima corretta perchè non è del tutto conosciuta la dimensione delle inefficienze».



«Sappiamo che le inefficienze e le perdite ci sono - ha detto Cottarelli - ma ad esempio se si fa un contratto a prezzi troppo alti, in quel caso sto dando un sussidio, e questa non è una perdita palese». Quindi al momento «la stima è di 2/3 miliardi di risparmi». Ad esempio, ha spiegato il commissario, «i costi amministrativi sono circa mezzo miliardo all'anno per la quota pubblica, e circa 300 milioni potrebbero essere risparmiati grazie a una riduzione del numero delle partecipazioni».



Anche l'amministrazione centrale dello Stato ha ridotto le spese in questi anni, tranne al capitolo pensioni, ha sottolineato il commissario, ricordando che «tra 2009 e 2012 lo Stato ha ridotto la spesa del 10% in termini nominali, i Comuni l'8%, le Province il 14% e le Regioni, salvo la sanità, il 16%. Quindi c'è stata una riduzione molto forte delle spese anche per le amministrazioni centrali, ma non per le pensioni, salite del 7%».



«Non spegneremo i lampioni». «Vorrei rassicurare che non spegniamo le luci nelle strade» ma che è allo studio una proposta «di investimento tecnologico che consenta risparmi ed efficienza», ha poi precisato il commissario alla spending review: per l'illuminazione stradale «si spendono circa due miliardi di euro l'anno e circa il 10% del risparmio cui puntiamo potrebbe venire dall'abbassamento delle luci in certe aree ma il grosso dell'operazione darà di efficientamento energetico.
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