De Magistris con Melenchon, pugno chiuso e sorpasso a sinistra

De Magistris con Melenchon, pugno chiuso e sorpasso a sinistra
di Valerio Esca
Giovedì 8 Settembre 2022, 07:00 - Ultimo agg. 9 Settembre, 07:30
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«Resistenza, resistenza, resistenza» e il pugno sinistro alzato. Si è presentato così il leader della sinistra radicale francese Jean-Luc Melenchon al dibattito che si è tenuto nel cuore del quartiere romano Quadraro al fianco di Luigi de Magistris. «L'Italia ha una fortuna ad avere Unione popolare, se voi non ci foste non ci sarebbe nessuno per resistere, voi state costruendo il vero futuro per l'Italia» ha ribadito Melenchon davanti alle circa trecento persone riunite in piazza dei Consoli per l'assemblea pubblica organizzata da Unione popolare, fra le bandiere viola della lista guidata dall'ex sindaco di Napoli, quelle rosse di Potere al popolo e Rifondazione comunista. Intanto è prevista questa mattina alle 10,30, a Roma, in via Federico Cesi 37, all'Hotel Le Meridien Visconti, l'incontro con la stampa di Melenchon, con i rappresentanti di Unione popolare.

L'endorsement del numero uno de «La France Insoumise e di Nouvelle Union populaire e'cologique et sociale» è poi proseguito dopo l'abbraccio con l'ex pm: «Luigi è un buon leader, non bisogna avere paura.

L'ho conosciuto a Napoli, le persone dicevano che è ragionevole. E non ha paura - ha aggiunto -. Tutti questi partiti corrotti che trovano la maniera per accordarsi pur di sopravvivere se ne devono andare tutti. Bisogna cambiare e regolare i problemi, il primo è il diritto alla sopravvivenza. A chi vota destra dico, chi vi darà un salario minimo se non Unione popolare di Luigi de Magistris?». Melenchon ci tiene a far sapere come abbia «sempre avuto un'ammirazione enorme per il movimento operaio italiano e il movimento comunista italiano, è sempre stato il più creativo, il più inventivo. E avrei preferito venire a trovarvi come presidente della Repubblica francese. Abbiamo perso di poco, la prossima volta magari torno come primo ministro francese». Tra i passaggi più applauditi dalla folla, quello in cui Melenchon tuona: «Siamo noi che dobbiamo avere il coraggio di dire a chi vota estrema destra pensando che faccia i loro interessi: fate uso del cervello una volta. Non è sbarazzandovi di arabi e musulmani che migliorerete la vostra condizione». «Bellissimo pomeriggio ha sottolineato invece de Magistris -, per mettere insieme la sinistra radicale europea, pacifista, ambientalista, per la giustizia sociale ed economica per costruire l'Europa dei popoli, dei diritti, della corsa al disarmo e non al riarmo. Melenchon è un uomo di sinistra radicale e sono molto contento che abbia scelto di sostenere chi si batte contro il draghismo, per diritti sociali e ambiente». L'ex pm ci crede e spera nella rimonta in queste ultime tre settimane che dividono il Paese dal voto. Un intervento focoso che de Magistris ha concluso a modo suo: «L'umanità al potere. Questa è una piazza d'amore e di lotta».

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Poi il portavoce di Unione popolare ne ha per tutti, ma in particolare per il leader del M5S Giuseppe Conte. In fondo de Magistris sa bene che per recuperare terreno dovrà andare a pescare nello stesso bacino elettorale dell'ex premier. «Rispetto tutti gli avversari politici evidenzia l'ex sindaco di Napoli -, ma la sinistra non è un abito che ti puoi mettere da un giorno all'altro anche se vuoi fare uno sforzo. Non so come Conte possa dire che chi è di sinistra deve votare per lui. Nel 2019 chiuse il porto di Napoli alle Ong. È un riposizionamento elettorale». A de Magistris replica Mario Perantoni, presidente della commissione Giustizia della Camera e candidato del M5S nel collegio di Sassari: «Dico a Luigi de Magistris che il Movimento e Giuseppe Conte non hanno bisogno di riposizionamenti, siamo sempre stati dalla parte dei cittadini». 

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