Pnrr, sprint di fine anno per i quindici obiettivi

Si va dalla piantumazione degli alberi a 7.500 alloggi per studenti universitari

Il ministro Raffaele Fitto
Il ministro Raffaele Fitto
di Nando Santonastaso
Lunedì 19 Dicembre 2022, 00:00 - Ultimo agg. 20 Dicembre, 11:55
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Quindici “obiettivi” da raggiungere entro fine anno, più di uno al giorno a voler essere precisi. Ma in realtà la corsa contro il tempo del governo per rispettare l’impegno con l’Ue e incassare la nuova rata del Pnrr non sarà così affannosa o incerta. Dalla Cabina di regia convocata dal ministro Fitto per verificare lo stato degli interventi e delle riforme previsti per fine 2022 è emersa infatti una sostanziale uniformità con le scadenze prefissate.

Per alcuni target mancherebbe solo la firma di un decreto: è il caso, ad esempio, del regolamento interministeriale (Trasporti e Finanze) relativo alle nuove condizioni quadro per l’aggiudicazione delle concessioni portuali, dossier che il nuovo governo ha deciso di riaprire non soddisfatto del testo varato dal precedente esecutivo.

Per altri target invece si sa già che se ne riparlerà l’anno prossimo, come per altre e ben più complicate concessioni, quelle balneari, la cui riforma è stata solo abbozzata dal governo Draghi e dovrà comunque essere completata entro il 2026, come chiede l’Europa.

Ci sono poi i target escussi, per così dire, durante l’ultimo Consiglio dei ministri che originariamente erano compresi nei 15 obiettivi da completare entro fine anno: parliamo della riforma del Codice degli appalti, il cui testo preliminare è stato approvato; del decreto legislativo relativo al riordino della disciplina dei servizi pubblici locali di rilevanza economica, nell’ambito della legge annuale della concorrenza, anch’esso approvato; e del riordino della disciplina degli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs), anch’esso definitivo.

In sostanza per ciò che rimane, come vedremo, si può anche immaginare che il governo potrà usare la formula del “sostanziale raggiungimento”, peraltro espressamente prevista dal regolamento del Next generation Eu. Una sorta di via libera, cioè, in attesa di concludere entro il 2023 gli iter procedurali impostati o appena avviati. Ma di cosa effettivamente si tratta? Si va dal piano per la piantumazione di almeno un milione e 650mila alberi per la tutela e la valorizzazione delle aree verdi urbane ed extraurbane, all’assegnazione di 7.500 nuovi posti letto negli alloggi per studenti. Dai decreti attuativi per la Concorrenza e le gare per il trasporto pubblico locale ai criteri di definizione delle aree idonee per l’installazione di impianti da fonti rinnovabili ancora senza criteri da attribuire alle Regioni. Non è chiaro se nell’elenco rientrano anche nodi decisamente strategici, come asili nido e scuole per l’infanzia, ancora poche rispetto agli obiettivi concordati con la Ue. Di sicuro resta un tema caldissimo sul quale si gioca anche la riforma dei Lep e la riduzione del divario tra Sud e Nord. 

Vale però la pena di ricordare cosa prevede l‘agenda del Pnrr per il mese di dicembre. In effetti, obiettivi e missioni sono in realtà già da tempo noti e scadenzati mese per mese e questo spiega perché il ministro Fitto, come ribadito anche durante l’evento “Top 500”, ha deciso di monitorare lo stato dell’arte, in vista di un 2023 che dovrebbe vedere l’esplosione del maggior numero di cantieri e di bandi del Pnrr. Proviamo a indicarne i più significativi. Entro fine 2022 l’Italia si è impegnata, tra l’altro, a concludere le procedure di assunzione di almeno 8.764 dipendenti per i tribunali civili e penali, di fatto già all’attenzione del ministero della Giustizia. A pubblicare «la graduatoria finale dei progetti per lo Sviluppo della logistica nel settore agroalimentare, pesca e acquacoltura, silvicoltura, floricoltura e vivaismo». Al rafforzamento delle smart-grid, con l’aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per l’aumento della capacità di rete.

Nell’agenda di dicembre figurano anche misure specifiche per affrontare e gestire l’emergenza energetica, tra cui l’aggiudicazione «degli appalti pubblici per il miglioramento delle reti di riscaldamento», uno di quei temi che sicuramente richiederà un supplemento di approfondimento considerata la delicatezza dell’intervento. Ci sono poi i Piani di attuazione regionale del Programma GOL (Garanzia di occupabilità dei lavoratori) che rappresenta a tutti gli effetti una delle riforme previste dal Pnrr, che dovrà coinvolgere almeno 300mila persone e che è strettamente collegato alle modalità con cui verrà modificato il Reddito di cittadinanza nella parte relativa all’inserimento al lavoro dei percettori, appunto, occupabili. Non mancano interventi per la sanità, in particolare per la «fornitura dei servizi per la digitalizzazione degli ospedali», e per il Turismo, con la previsione di destinare al settore 350 milioni attraverso la Banca europea degli investimenti, e altri 150 milioni di sostegno al capitale del Fondo Nazionale del Turismo.
 

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