Recovery plan: nasce Pro Sud, l'associazione per supportare le iniziative al femminile

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Lunedì 14 Marzo 2022, 11:10
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Un'associazione, prevalentemente di donne, pronta a supportare imprese ed istituzioni nella individuazione di opportunità di investimento ma anche nel gestirne tutta la fase di concreta progettazione per l'accesso ai fondi pnrr: è Pro Sud, un'associazione di professionisti, progettisti, tecnici. «Abbiamo lo scopo di promuovere e creare sinergie tra professionisti di diversa estrazione e natura - spiega la presidente, Rosaria Vicidomini - In particolare, l'obiettivo è quello di rilanciare lo sviluppo economico e culturale, oltre che sociale, del Sud.

Vogliamo portare avanti innanzitutto iniziative al femminile, e non è un caso che il nostro direttivo sia formato prevalentemente da donne.

Vogliamo concorrere concretamente allo sviluppo del territorio proponendoci ad imprese ed istituzioni, offrendo un supporto in tutte quelle attività istruttorie, per l'accesso alle risorse e ai finanziamenti disponibili, spesso estremamente complesse. Un impegno che tocca anche la formazione e l'informazione». L'associazione intende così ovviare e sopperire alla cronica carenza di risorse umane all'interno delle piante organiche: «La demotivazione di tante istituzioni - commenta la presidente - e la non partecipazione a bandi, sono dovute proprio alla mancanza di figure professionali in grado di seguire i vari progetti, purtroppo burocraticamente sempre più complessi».

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Un primo contatto è stato avviato con le amministrazioni locali per offrire un supporto relativamente ai bandi che riguardano la comunità energetica, la valorizzazione economica e sociale dei beni confiscati alle mafie e la realizzazione di asili nido. «Pro Sud punterà in particolare alla valorizzazione della risorsa-donna e del suo fondamentale valore anche nel sistema economico e produttivo ed in qualsiasi strategia di sviluppo economico e produttivo - aggiunge la vicepresidente di Pro Sud, Melania Picariello - il 60% dei laureati nel 2020 è rappresentato da donne, che mostrano migliori performance in termini di regolarità e voto finale. Durante gli studi, partecipano di più alle esperienze di tirocini, lavoro e studio all'estero. Risorse che si disperdono in parte durante il passaggio nel mondo del lavoro, in cui solo il 37% viene poi integrato, spesso con contratti precari e disparità salariali».

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