Renato Brunetta e l'addio a Forza Italia: «Ha tolto la fiducia al governo e quindi anche a me, sono addolorato»

Renato Brunetta e l'addio a Forza Italia: «Ha tolto la fiducia al governo e quindi anche a me, sono addolorato»
Renato Brunetta e l'addio a Forza Italia: «Ha tolto la fiducia al governo e quindi anche a me, sono addolorato»
Sabato 23 Luglio 2022, 10:03 - Ultimo agg. 26 Luglio, 19:55
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Renato Brunetta racconta l'addio a Forza Italia e la sua delusione per la fine dell'esperienza del governo Draghi. «Io sono entrato quasi 30 anni fa in Forza Italia una casa fatta di liberali, laici, socialisti, riformatori, socialdemocratici; ed era la casa di Berlusconi. Draghi con il suo governo rappresentava queste culture, questa casa» .«L'esecutivo è stato fatto cadere dal M5 S ma anche da Forza Italia e dalla Lega di Salvini. Io ero nel governo per conto di Forza Italia quindi Forza Italia ha tolto la fiducia al governo e quindi anche a me: non sono io che mi sono allontanato è Forza Italia che si è allontanata da se stessa». Così il ministro della P.a Renato Brunetta parlando a Sabato anch'io su Radio Uno Rai.

Brunetta e l'addio a FI: «Mi sono addolorato»

«Mi sono addolorato, ho provato molto, tanto dolore nell'abbandonare la casa a cui ho dato molto e che mi ha dato molto», ha precisato sottolineando che l'Italia con Draghi aveva una grandissima reputazione un'immagine straordinaria in tutto il mondo. «Nessuno ha cercato di trattenermi -ha detto poi Brunetta rispondendo a una domanda- anche perchè, evidentemente, la nuova Forza Italia è tutta autoreferenziale e molto ristretta e non parla più con nessuno» . «Nessuna invettiva, lo dico con dolore».

 

Il taglio dell'Iva

È necessario tutelare il potere d'acquisto degli italiano ed il carrello della spesa deve rimanere lo stesso.«La mia proposta proposta è quella di tagliare l'Iva sui prodotti alimentari e dei beni di prima necessità, utilizzando l'extragettito». Lo ha detto il ministro della P.a Renato Brunetta parlando del prossimo provvedimento del Governo a Sabato anch'io a Rai Uno. «Mi batterò perchè il carrello della spesa di questi prodotti sia lo stesso», ha detto il ministro.

I sondaggi

«I 'liberi e forti' ora si riuniscano per il bene del Paese». Così il ministro della P.a Renato Brunetta a Sabato anch'io su Radio Uno Rai. «Il centrodestra era dato in testa nei sondaggi finché era composto da un'opposizione che beneficiava della sua rendita, Fratelli d'Italia, e di due partiti che erano al Governo, Forza Italia e Lega», ha detto Brunetta rispondendo ad una domanda sulle elezioni. «I sondaggi si riferivano a un sistema governato da una quasi unità nazionale. Adesso è cambiato tutto: non votando la fiducia a Draghi, Forza Italia e Lega sono all'opposizione. Chissà che non cambino anche i sondaggi. Ma io non voglio fare queste analisi. Dico solo che c'è la necessità che si riuniscano i 'liberi e forti' di sturziana memoria: chi mette al primo posto il bene di questo Paese, chi vuole la normalità, l'europeismo, l'atlantismo. Chi sta senza se e senza ma dalla parte dell'Ucraina, vittima di un'aggressione. Chi vuole un Paese liberale, non soggetto alle corporazioni violente, che faccia pagare le tasse a tutti i cittadini per pagarne di meno. Questo era il mio sogno quando sono entrato in Forza Italia e resta il mio sogno anche adesso».

Anche Caon lascia Forza Italia

Il deputato Roberto Caon lascia Forza Italia. Lo dichiara egli stesso in una nota. «Ho sempre creduto e portato avanti in Parlamento - afferma - i valori liberali della democrazia, garantita anche dal Patto Atlantico, del libero mercato e dei diritti del singolo individuo. Oggi Forza Italia non rappresenta più questi ideali di libertà e si è ridotta a costola del più becero populismo illiberale, razzista e qualunquista». «La decisione di non votare la fiducia alla personalità più prestigiosa che l'Italia potesse vantare a livello internazionale come quella di Mario Draghi è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Lascio il partito del presidente Berlusconi - aggiunge - per continuare a rappresentare i valori che mi hanno portato in Parlamento e che non intendo tradire per meri interessi elettorali. Oggi le priorità da affrontare sono il rincaro del prezzo dell'energia, l'abbassamento del cuneo fiscale e il costo delle materie prime».

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