Salvini difende Tommaso Verdini, il fratello della sua fidanzata arrestato: «Ragazzo in gambissima, non ho dubbi»

Il segretario leghista difende il fratello della sua compagna: «Ho avuto amici carissimi sputtanati sui giornali per settimane, Morisi, Savoini, poi è finito in niente».

Salvini difende Tommaso Verdini, il fratello della sua fidanzata arrestato: «Ragazzo in gambissima, non ho dubbi»
Martedì 9 Gennaio 2024, 11:50 - Ultimo agg. 13:20
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«Non mi piace quando attaccano figli e mogli per motivi politici. Io non ho mai fatto mezzo favore a nessuno, gli appalti vanno ai più bravi, non sono mai stato sfiorato da nessuna indagine. Finire sui giornali per dichiarazioni di altri che millantano mi ha dato fastidio, non tanto per me. Conosco il fratello di Francesca ed è un ragazzo in gambissima, non ho nessun dubbio. Ho avuto amici carissimi sputtanati sui giornali per settimane, Morisi, Savoini, poi è finito in niente, archiviato». Lo ha detto Matteo Salvini a Rtl 102,5, riferendosi a Tommaso Verdin, figlio dell’ex parlamentare Denis Verdini e fratello di Francesca Verdini, compagna di Salvini, che si trova agli arresti domiciliari nell’ambito di un’inchiesta della Procura di Roma su commesse Anas. La stessa misura cautelare è stata disposta dal gip nei confronti di altre quattro persone mentre per altre due è scattata la misura interdittiva della sospensione per un anno dal servizio.

Il caso Ferragni

Salvini interviene anche sul caso Ferragni. «Non mi piace l'accanimento su qualcuno che è in difficoltà.

Quante volte Fedez ha polemizzato con me? Ma per me il problema dell'Italia non è Chiara Ferragni, ci sarà un processo. Fedez e Ferragni sono un universo lontanissimo da me, però la cattiveria e il livore di questi giorni mi lascia sconcertato».

«Non mi candido»

Quanto ai temi più strettamente politici, Salvini ha confermato l’intenzione di non candidarsi alle Europee: «Faccio il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, sono tre ministeri in uno, poi faccio il segretario della Lega, mi sembra più che sufficiente. Poi Giorgia Meloni e Antonio Tajani faranno le loro scelte». Ha ribadito il sì della Lega a Vannacci: («Se accettasse per me sarebbe sicuramente un fatto positivo») e al terzo mandato: «Sono i cittadini a dover scegliere. Se avete un bravo sindaco perché non potreste rivotarlo? Il limite al terzo mandato non c’è per i parlamentari, per i ministri, per i senatori, perché ci deve essere per un bravo sindaco o governatore?».

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