Santanchè, potenziato il ministero: raddoppiano dipendenti e dirigenti. Pronto un Dpcm per il restyling

C'è anche l'ipotesi di nominare un sottosegretario

Santanchè, potenziato il ministero: raddoppiano dipendenti e dirigenti. Pronto un Dpcm per il restyling
Santanchè, potenziato il ministero: raddoppiano dipendenti e dirigenti. Pronto un Dpcm per il restyling
di Francesco Bechis
Mercoledì 2 Agosto 2023, 00:06 - Ultimo agg. 4 Agosto, 11:39
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Daniela Santanchè non lascia, raddoppia. Il ministro del Turismo di Fratelli d’Italia sotto indagine per la gestione finanziaria della sua vecchia società Visibilia rimarrà per il momento al suo posto. Intanto il ministero che presiede si prepara a un restyling di peso. 

LA RIFORMA

Un dpcm che atterrerà nel Consiglio dei ministri di giovedì riforma da cima a fondo il dicastero del Turismo. Da un lato ingrossa le file di dipendenti, dirigenti e consulenti al servizio del ministero. Dall’altro introduce un nuovo sistema di controlli per verificare la performance dei funzionari. Con ordine. Sul primo fronte, la riforma che porta la firma della premier Giorgia Meloni e dei ministri Giorgetti, Zangrillo e Nordio, oltreché di Santanchè, allarga le maglie dell’organico ministeriale. Il decreto di riordino dei ministeri varato dal governo Draghi nel marzo 2021 fissava a 150 dipendenti il contingente assegnato al ministero di via di Villa Ada. D’ora in poi saranno 324: più del doppio. Sicché crescerà anche il numero dei dirigenti di prima e seconda fascia. Nell’era Draghi erano rispettivamente quattro e sedici i funzionari ai vertici, nel nuovo decreto sono di più: sette di prima, ventitrè di seconda fascia, per un totale di trenta dirigenti. Alla riforma lavora da tempo Fratelli d’Italia e dunque, questa è la versione di via della Scrofa, nulla ha a che vedere con le cronache che da settimane inseguono la ministra ed ex socia del Twiga Santanchè. Del resto il Turismo è da sempre un terreno marcato stretto dai meloniani. Tuttavia una serie di novità introdotte dalla riforma di Palazzo Chigi saltano all’occhio, specie in questi giorni. 

LE NOVITÀ

La prima: per il dicastero del Turismo è espressamente prevista la possibilità di istituire dei sottosegretari da affiancare al ministro di turno, con relative segreterie (massimo 8 dipendenti a testa).

Rimpasti e rimpastini a legislatura in corso sono categoricamente esclusi ai piani alti del governo. Ma intanto lo spazio c’è e potrebbe solleticare l’appetito dei partner in maggioranza. La seconda novità riguarda invece i controlli sull’operato del ministero. Rafforzati grazie al nuovo Organismo indipendente di valutazione per la performance guidato da un presidente nominato dal ministro (stipendio: 75mila euro annui), frutto della riforma Brunetta sulla Pa del 2009.

 

Non solo: ogni due anni, si legge nel decreto, la struttura del ministero «sarà sottoposta a verifica per accertarne funzionalità ed efficienza». Tra i corridoi del ministero prenderà vita infine l’Osservatorio nazionale sul Tursimo guidato da un presidente anch’esso nominato da Santanché (e pagato fino a 50mila euro l’anno). Ritocchi di mezza estate. Il ministero, questo sì, è più solido che mai. 

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