Sanità, Sud sempre giù per qualità dell'offerta

Pagelle regionali sui Lea del 2020

Il grafico con la situazione del Sud
Il grafico con la situazione del Sud
di Ettore Mautone
Domenica 26 Febbraio 2023, 09:13 - Ultimo agg. 11:31
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Governo della Salute: dopo tre anni, torna in primo piano il monitoraggio dei Lea (Livelli essenziali di assistenza) con i nuovi criteri, in versione riveduta e corretta, arrivati del post pandemia. Le nuove "pagelle" del Ministero della Salute, relative al 2020 promuovono solo 11 Regioni e al Sud c'è solo la Puglia tra quelle promosse anche se, per l'anno della pandemia il nuovo sistema di valutazione sospende il giudizio ed è solo informativo a causa del Covid. Considerato che il Ministero della Salute non sintetizza in un punteggio unico la valutazione degli adempimenti Lea, la Fondazione Gimbe ha elaborato una classifica sommando i punteggi ottenuti nelle tre aree.

Di fatto la Campania resta, sia pure di pochissimo, tra le regioni insufficienti e soltanto sulla prevenzione supera la soglia minima. Su quella distrettuale (deputata al governo di ambulatori, medicina di famiglia e specialistica ambulatoriale) e, soprattutto, ospedaliera, invece riesce solo a sfiorare il punteggio minimo di 60 e paga pegno all'emergenza Covid che ha stravolto tutto, soprattutto nei sistemi più fragili (la Campania solo da fine 2019 è uscita dal commissariamento e continua il percorso di risanamento dei conti). Secondo fonti regionali la Campania, tuttavia, per il 2021 riagguanterebbe due sufficienze su tre (prevenzione e assistenza ospedaliera) mentre per il 2022 dovrebbe aver superato la soglia in tutti e tre gli ambiti di monitoraggio. Vedremo.

Sino al 2019 lo strumento di valutazione era la cosiddetta "Griglia Lea", che dal 2020 è stata sostituita da 22 indicatori del Nuovo Sistema di Garanzia (Nsg), sempre suddivisi in tre aree: prevenzione collettiva e sanità pubblica, assistenza distrettuale ed assistenza ospedaliera.

Per ciascuna area viene assegnato un punteggio tra 0 e 100 e le Regioni vengono considerate adempienti se raggiungono un punteggio pari o superiore a 60 in ciascuna delle tre aree; con un punteggio inferiore a 60 anche in una sola area la Regione viene classificata inadempiente.

«Considerato che il 2020 è stato caratterizzato dall'emergenza pandemica precisa il presidente di Gimbe Nino Cartabellotta il monitoraggio dell'erogazione dei Lea è stato effettuato solo a scopo di valutazione e informazione, senza impatto sulla quota premiale». Più semplice la lettura dei dati offerta da Gimbe che dimostra che con la pandemia peggiorano quasi tutte le Regioni e la prevenzione paga il conto più salato. L'Emilia-Romagna guida la classifica delle migliori mentre la Calabria non si schioda dalla coda, posizione che ha assunto sin dal 2017. Restano comunque enormi diseguaglianze tra l'assistenza assicurata ai cittadini residenti nel nord del Paese e quelli che invece vivono nel sud il che la dice lunga su quello che accadrebbe con il progetto di autonomia differenziata privo di risorse aggiuntive per garantire i Lep (livelli essenziali di prestazioni) che in Sanità sono null'altro che i Lea.

Nel monitoraggio di Gimbe le Regioni vengono collocate in quattro aree: la prima delle pienamente promosse con un punteggio superiore a 242,4 che viene raggiunto nell'ordine, da Emilia Romagna (273,8), Toscana (261,1), provincia autonoma di Trento (259,6), Veneto (258,8) e Marche (245,7). Nel secondo gruppo identificato da un verde meno intenso ci sono invece le compagini che ottengono un punteggio tra 226,4 e 242,4 in cui si piazzano Piemonte, Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Umbria e Lazio. Poi ci sono le regioni in giallo a ridosso della sufficienza con punteggio tra 177,9 e 226,3. Qui a guidare il gruppo c'è la Puglia, seguita da Liguria, Abruzzo, Valle d'Aosta e Sardegna. La Campania per un solo centesimo scivola con 177,8 nel gruppo delle rosse in compagnia della provincia autonoma di Bolzano, Sicilia, Molise, Basilicata e la Calabria.

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«Nonostante il maggior impatto della prima ondata pandemica nel Nord del Paese commenta il Presidente anche la nuova "pagella" conferma sia il gap Nord-Sud, visto che solo la Puglia si trova tra le 10 Regioni adempienti, sia le condizioni estremamente critiche della sanità in Calabria». Alcune Regioni si collocano in posizioni identiche nelle tre aree (Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio). Viceversa, altre Regioni occupano posizioni molto distanti.
 

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