Montespaccato, punta il coltello alla gola di 2 donne per rapinarle ma viene arrestato. Scarcerato 48 ore dopo

Lui è un romeno di 53 anni, violento e dal sangue freddo, che preferisce come vittime le donne sole ed indifese

Montespaccato, punta il coltello alla gola di 2 donne per rapinarle ma viene arrestato. Scarcerato 48 ore dopo
Montespaccato, punta il coltello alla gola di 2 donne per rapinarle ma viene arrestato. Scarcerato 48 ore dopo
di Marco De Risi
Martedì 25 Ottobre 2022, 19:37 - Ultimo agg. 20:08
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I poliziotti erano sulle sue tracce da tempo. Ricercato come rapinatore seriale, lui è un romeno di 53 anni, violento e dal sangue freddo, che preferisce come vittime le donne sole e indifese. Questa volta è stata una donna, amica della vittima, ad avere la calma, a non farsi prendere dal panico, e chiamare la polizia e così fare terra bruciata al rapinatore. 

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Si è svolto tutto nel quartiere di Montespaccato, vicino a Boccea. Due sere fa, una donna sulla quarantina, stava camminando su via di Vallelunga.

Lei stava rincasando e mai avrebbe pensato a quello che le sarebbe accaduto di lì a poco. Ad un certo punto è stata avvicinata da uno sconosciuto, che ha estratto un coltello e ha costretto la donna a stare fra due auto in sosta. «Se non mi dai i soldi nella borsetta, ti ammazzo». Così ha gridato il rapinatore mentre metteva il coltello sotto la gola dell’ostaggio. Ma in un primo tempo il romeno ha desistito: c’è stata un’altra donna, amica della vittima, che gli ha gridato di finirla. Il tempo necessario per allontanare il rapinatore che, però, subito dopo voleva rapinare anche la seconda donna mettendole anche a lei un coltello sotto la gola. Ma il bandito non poteva sapere che la donna aveva chiamato il 112 segnalando la prima rapina. Così la polizia è intervenuta in tempo per allontanare il bandito e mettere le due donne in salvo. Ora, però, andava rintracciato il criminale che era riuscito a fuggire. 

Le volanti si sono messe a pattugliare la zona fino a quando hanno rintracciato il romeno che si era nascosto in un minimarket di piazza Cornelia. L’uomo è stato scoperto. Lui ha cercato di reagire, ma gli agenti l’hanno subito bloccato e arrestato. E’ stato portato nel commissariato Aurelio dove è stato riconosciuto come il rapinatore dalle vittime. Le due donne l’hanno riconosciuto con certezza come il rapinatore che le aveva prese in ostaggio. 

Poi, il giorno dopo, il bandito è stato portato al giudice della Direttissima a piazzale Clodio. Inaspettatamente ha avuto una pena meno severa rispetto a quella che ci si poteva aspettare. Accusato di tentata rapina, il procedimento ha preso una piega inaspettata. Alla fine il rapinatore è stato denunciato all’obbligo di non dimorare più in città. Forse una pena mite, calcolando quello che ha fatto il rapinatore prendendo in ostaggio due donne e usando il coltello. 

Al processo per Direttissima hanno parlato anche le donne rapinate. “Stavo rincasando - ha detto la prima -quando dal buio è sbucato quest’uomo che mi ha incastrato fra due auto e mi ha minacciato con il coltello. Ho avuto paura che mi potesse uccidere”. Ha parlato anche il bandito, che anche se rumeno parla l’italiano. L’uomo ha detto di essere innocente. Ma ha dei precedenti penali e poi la sua versione era completamente diversa da quella delle due vittime”. Così è scattata la condanna forse più leggera di quanto ci si potesse aspettare. 
 

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