Taxi a Roma, il calvario per le temperature da record: a Termini ore di attesa. Turisti e romani lasciati a piedi sotto il sole

Caos nella Capitale: ecco cosa succede

Taxi a Roma, il calvario per le temperature da record: a Termini ore di attesa
Taxi a Roma, il calvario per le temperature da record: a Termini ore di attesa
Flaminia Savellidi Flaminia Savelli
Martedì 18 Luglio 2023, 06:39 - Ultimo agg. 09:38
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Lunghe file e attese di un'ora: romani e turisti senza taxi. Un'emergenza quello del caos delle auto bianche che si somma al caldo record. Ancora ieri alla stazione Termini, ma anche nei posteggi centrali come a piazza Venezia, la situazione era drammatica. Il risultato? Utenti imbufaliti e abbandonati a loro stessi. Mentre il nodo delle licenze - il Campidoglio ne ha annunciati mille in più il prossimo anno- resta da sciogliere. E tra le ipotesi, c'è anche quello dell'aumento delle tariffe che dal prossimo autunno potrebbero aumentare.

IL VIAGGIO

Intanto però il servizio funziona a singhiozzo e gli utenti, di fatto, restano a piedi alle stazioni, nei quartieri più centrali e in quelli più periferici.

 


Ieri tra le 13 e le 15, quando il termometro ha toccato i 40 gradi, a piazzale dei Cinquecento decine di passeggeri appena arrivati alla stazione Termini sono rimasti bloccati in attesa di una corsa sotto il sole cocente.

Un fila arrivata a via Marsala: «È una vergogna che in una città come Roma, una capitale europea, non ci sia un servizio taxi adeguato» commenta Federica Carini, in arrivo da Torino: «Sono arrivata alla stazione alle 12,30 e sono in attesa di un taxi da 45 minuti». Un copione che si ripete anche nelle fermate centrali attrezzate per i taxi: «Insieme alla mia famiglia siamo in visita per tre giorni a Roma» racconta Eoghan Ryan, uno straniero di origini irlandesi ieri nel primo pomeriggio bloccato a piazza Venezia: «Con due bambini piccoli e le temperature così elevate, per raggiungere i giardini di Villa Borghese l'opzione migliore è di certo il taxi. Ma non se ne vedono e non sappiamo quanto lunga sarà l'attesa. Questo servizio non è degno di una grande città come Roma».

Alcuni viaggiatori, pur di riuscire a intercettare un'auto bianca, attendono ai semafori di vederli sfilare: «Alloggio in un albergo all'Aventino- spiega Marta Volterra, residente a Padova, nella Capitale per un meeting di lavoro ai Parioli- con i tempi stretti, e nell'impossibilità di prenotare una corsa, mi sono avviata a piedi verso il lungotevere: tra Circo Massimo e la Bocca della Verità, ho tentato di prendere un taxi di passaggio. Ma non si fermano neanche così». In difficoltà non solo turisti e viaggiatori, anche i romani sono esasperati dalle auto bianche che da settimane non si trovano: «Impossibile riuscire a prenotare sia tramite applicazione sia contattando le centrali operative» spiega Francesco Priolo, bloccato nel rione Monti e diretto a Trastevere: «Ho un appuntamento di lavoro e per stringere i tempi ho tentato di prenotare. Un'impresa tra la App che non trova taxi disponibili e la centrale che ti lascia in attesa senza alcuna risposta».

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L'EMERGENZA

Mentre resta altissima l'attenzione sull'emergenza caldo. La Regione Lazio ha attivato il piano che prevede una sorveglianza attiva sulla popolazione target, sulla base dei quattro diversi livelli di rischio definiti dal Dipartimento di Epidemiologia. I medici di medicina generale possono includere i pazienti per tutto il periodo in cui il programma è attivo, privilegiando i pazienti con punteggio più elevato (livello 3 e 4). Ieri nei pronto soccorso è stato registrato il primo picco di accessi per cefalee e colpi di calore. «Ci aspettiamo un ulteriore aumento tra domani e sabato, dal terzo giorno consecutivo di forte calore» confermano dal Grassi di Ostia e dal policlinico Casilino. Mentre il Campidoglio ha attivato il piano caldo. L'annuncio del sindaco Gualtieri: «La Protezione civile ha messo in campo 10 squadre con 20 persone pronte a raggiungere eventuali punti critici, come blocchi stradali e incendi. Da oggi- annuncia il primo cittadino- i volontari e gli operatori, insieme ad Acea e Croce Rossa, saranno in 28 punti sensibili, dal centro alla periferia, con 80 persone impegnate a consigliare buone pratiche di autoprotezione, ad attivare il primo soccorso in caso di necessità e ad intervenire per favorire l'idratazione, anche distribuendo bottigliette di acqua».
 

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