Taxi a Napoli, contro la ressa al Beverello arrivano le nuove corsie di attesa

Vertice in prefettura alla ricerca della soluzione migliore

Taxi a Napoli, contro la ressa al Beverello arrivano le nuove corsie di attesa
Taxi a Napoli, contro la ressa al Beverello arrivano le nuove corsie di attesa
Paolo Barbutodi Paolo Barbuto
Giovedì 20 Luglio 2023, 07:00 - Ultimo agg. 21 Luglio, 07:58
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Più corsie per i taxi alla stazione ferroviaria e al molo Beverello: è il nuovo tentativo, da parte di palazzo San Giacomo, per ridimensionare il caos che si genera quando turisti e napoletani cercano un'auto bianca. Fino ad ora alle spalle delle aree di attesa destinate ai passeggeri c'era poco spazio, così i taxi non riuscivano a sistemarsi con metodo, e spesso si verificavano discussioni, anche accese, sulla precedenza di una vettura rispetto all'altra. Si tratta di interventi che, spiega Palazzo San Giacomo in una nota, saranno utili «per assegnare le corse taxi ai passeggeri in attesa secondo l'ordine di arrivo, sulla scorta delle decisioni prese dall'Amministrazione comunale e dal prefetto nei recenti incontri sul tema specifico».

Con la realizzazione delle nuove corsie di incolonnamento dovrebbero essere cancellati la maggior parte dei problemi presentati al tavolo del prefetto proprio dalla categoria dei tassisti.

Da sempre nel mirino per i comportamenti illeciti di una minoranza della categoria, sono stati proprio i tassisti, di fronte all'emergenza per il caos che si creava alle aree di sosta di porto e stazione, a chiedere che ci fosse una corretta regolamentazione delle code in modo da evitare almeno due dei principali problemi: le tensioni fra tassisti circa la posizione in coda e la scellerata abitudine di rifiutare le corse ritenute poco remunerative, lasciando i clienti ad altri colleghi, proprio grazie all'impossibilità di verificare con correttezza il momento di arrivo in coda. 

Tra le attività predisposte in seguito al tavolo sul trasporto nelle auto pubbliche c'è anche il presidio fisso, da parte della polizia municipale, delle aree di sosta di stazione ferroviaria e stazione marittima.

Non sono infrequenti, difatti, i momenti di tensione che si verificano in questi due luoghi di grandissima affluenza turistica, fra tassisti onesti e quelli che cercano di procurarsi ad ogni costo le corse più appetibili. Dalla polizia municipale, nel recente passato, hanno spiegato che, soprattutto alla stazione marittima, nel momento in cui i crocieristi scendono dalle navi, in certe occasioni si scatena una vera caccia al turista con tassisti spregiudicati che cercano di agguantare i passeggeri raggiungendoli fin dentro le sale dello sbarco.

Si tratta di attività non consentite, ovviamente, che vengono messe in atto con le modalità più banali. I tassisti furbetti spiegano di dover raggiungere i servizi igienici, che si trovano sotto la stazione marittima, oppure di voler prendere un caffè al bar: in questa maniera possono sganciarsi dalla fila, dove sono gli altri colleghi in regolare attesa del proprio turno, e cercare di avvicinare i turisti offrendo loro gite in costiera o accompagnamenti agli scavi di Pompei a un prezzo concordato al di fuori delle norme e generalmente molto lontano dagli abituali prezzi di mercato. «La caccia al turista al di fuori delle regole ha portato talvolta a severi scontri fra tassisti - ha spiegato qualche settimana fa una fonte interna alla polizia municipale - che talvolta sono sfociati in episodi violenti».

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Da parte della categoria dei tassisti, però, da sempre arriva una precisa richiesta che riguarda l'ingresso e l'uscita dall'area di sosta del porto: creare un percorso che consenta alle auto bianche di non doversi immettere nel caotico traffico che va in direzione di via Marina, anche quando i passeggeri devono raggiungere la parte opposta della città. Allo stato attuale, infatti, se il cliente di un taxi che arriva al porto chiede di andare verso Chiaia, l'auto non può fare altro che raggiungere l'incrocio di Portosalvo e poi tornare indietro: spesso questo percorso viene visto dai turisti come un fraudolento allungamento della corsa e genera tensione all'interno delle vetture. 

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