Serpenti a Roma, sulla Laurentina trovato un rettile nel giardino di un'abitazione. L’esperto: «Fate sempre attenzione a non toccarlo»

Nelle ultime settimane sono aumentate le segnalazioni e gli avvistamenti di serpenti nella Capitale

Il "giovane" biacco avvistato nel giardino di una abitazione
Il "giovane" biacco avvistato nel giardino di una abitazione
di Alessia Perreca
Domenica 9 Luglio 2023, 07:56 - Ultimo agg. 10 Luglio, 14:12
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Continuano le segnalazioni e gli avvistamenti di serpenti nella Capitale. Due giorni fa, un altro rettile è stato visto nel giardino di una abitazione in località Selvotta, nella zona Cinque Colline sulla Laurentina. Anche in questo caso si tratta di un biacco, una specie non velenosa, ma cui prestare comunque attenzione. «Non ci siamo spaventati - racconta al Messaggero un testimone. «Anzi - aggiunge - abbiamo anche fatto “amicizia” con il rettile e gli abbiamo dato un nome: “Dop” ». «E’ probabile che sia ancora nei paraggi, ma non l’abbiamo più visto».  

IL RETTILE 

«E’ un giovane biacco», spiega al Messaggero l’esperto Andrea Lunerti.  «Non è velenoso, ma non va comunque toccato perché può comportamenti aggressivi». «I serpenti hanno un sistema uditivo diverso dall’uomo: poggiano la mandibola in terra e percepiscono le vibrazioni.

Il terrore, per loro, è quello di venire calpestati». «I rettili non velenosi - prosegue Lunerti - tendono sempre a scappare dal pericolo e riparasi. Se avvistiamo un serpente e non lo vediamo fuggire, ma addirittura lo notiamo aggomitolato potremmo trovarci sicuramente di fronte ad una vipera». 

Come comportarsi in questi casi? «La vipera si mette in posizione di difesa e sceglie la mimesi anziché la fuga. Con il telefonino - a distanza - possiamo scattare una foto e mandarla immediatamente alle forze competenti ( 112, numero unico di emergenza, ndr) che provvederanno a loro volta ad inviarla ad un esperto. In caso di vipera, scatterà nell’immediato il piano di emergenza. In caso di serpente non velenoso consiglio sempre di non avvicinarsi, di non infastidirlo e lasciarlo andar via». 

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IL PRECEDENTE

Nessuno spavento dunque per i residenti di Cinque Colline, ma l’allarme serpenti cresce lungo le strade romane e alle porte della Capitale. A Riano, ieri, una ragazza, ha trovato un serpente nel tappeto della sua auto. L’esemplare - anche in questo caso non velenoso - è il Colubro di Esculapio, un rettile molto raro, ma considerato nell’antica Roma di buon auspicio. «Ho guardato in ogni punto dell’auto dalla tappezzeria fino al motore, ma del rettile non c’era traccia», aggiunge Lunerti. «Sono abili arrampicatori e con ogni probabilità sarà scappato. In questo periodo e con le temperature torride consiglio sempre di non lasciare la macchina - con i vetri aperti - e vicino alla vegetazione. I serpenti hanno la necessità di riscaldarsi, ma poi con il caldo tendono poi ad uscire perché la temperatura in una vettura può raggiungere anche i 50 gradi».  Una brutta avventura per la giovane che però ora ha il timore di rimettersi alla guida. «Lo shock può però comportare gravi conseguenze, come un incidente stradale - dice Lunerti - e consiglio sempre di fare una buona informazione e soprattutto formazione. In questo caso ho esortato il papà nell'aiutare sua figlia a riprendere confidenza con la guida e simulare la presenza di un serpente in macchina. Abituarla, quindi, al self control, per intenderci».

 

Tante le richieste di aiuto negli ultimi giorni per la presenza di serpenti a Roma. Cosa succede? «Quest’anno ne stiamo ricevendo molte di più rispetto al passato. I serpenti si vedono perché ci sono sempre di più risorse alimentari per il principale alimento di questi rettili: i topi. In campagna, ad esempio, ci sono i rapaci ( diurni e notturni, ndr) e le donnole. In città, invece, questo di predatori hanno più paura ad avvicinarsi. Ma abbiamo i topi. Topi e tanti rifiuti. Non e’ allarmismo - conclude Lunerti - ma è la verità. I serpenti li considero come i guardiani della Terra. La loro presenza serve proprio per tenere bassa la presenza dei roditori». 

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