Una vita per lo sport ma anche per la convivialità e la letteratura. E’ scomparso il vulcanico Sergio Rossi, giornalista e scrittore, fondatore ed editore della storica rivista Tennis Oggi. Soprattutto, instancabile ideatore, organizzatore e animatore di eventi e iniziative, molte delle quali benefiche. Tutte portate avanti con inarrestabile grinta e sorriso generoso. Aveva compiuto novant’anni lo scorso 29 giugno.
Da ben settanta frequentava il Circolo Canottieri Roma come socio, poi consigliere al tennis (1973/’74), quindi vicepresidente sempre con delega al tennis (1975/’76). Negli anni Ottanta crea gli Assoluti regionali di tennis. Dal 1981 al 1988 è presidente del comitato Fit Lazio. Nel 2011 autore, insieme a Italo Amati, di “Verso i 100 anni“, il primo libro sulla storia del Canottieri Roma.
E proprio ai circoli storici della Capitale ha dedicato una delle sue maggiori “creature“: le “Olimpiadi gastronomiche”. Gara patrocinata dall’Accademia Italiana della Cucina e dal Messaggero: «Un nuovo sport - amava definirlo Rossi - nato tra gli chef dei club della Citta Eterna che, per la prima volta, si sono fronteggiati ai fornelli e non sui campi da gioco».
Ora il compito di proseguire la manifestazione passa alla figlia Michela, accademica della cucina, che già sta per fissare le prossime date. Molti sottolineano che Sergio Rossi è stato innanzitutto un narratore: di cronache, prima di approdare alla poesia e al romanzo. Lo scrittore Ugo Moretti ha affermato che “Sergio Rossi è entrato nel tempio della poesia con i capelli grigi, ma dalla porta d’oro”. E la sua opera non si ferma.