Segreti napoletani: il quadro dell'anima dannata ai Vergini

Segreti napoletani: il quadro dell'anima dannata ai Vergini
di Andrea Ruberto con Marco Perillo
Domenica 30 Giugno 2019, 09:00 - Ultimo agg. 1 Luglio, 08:21
1 Minuto di Lettura
La zona dei vergini, situata all’esterno di porta San Gennaro, deve il suo nome alla triste storia di Eunosto. Giovane greco di rara bellezza, Eunosto per voto decise di conservare per tutta la vita la verginità. Ocna, innamorata di lui e da lui respinta, accusò ingiustamente il giovane di stupro, divenendo artefice della morte di Eunosto per mano dei suoi fratelli. Ma tante altre sono le storie legate a questo luogo. Il complesso monumentale vincenziano, nel cuore del quartiere Sanità, è infatti uno scrigno ricco di reliquie e antiche storie. È qui conservata la terza ampolla contenente il sangue del santo patrono di Napoli: San Gennaro. Ma non solo, nelle cappella delle reliquie della casa dei missionari vincenziani è conservato un dipinto molto speciale a cui è legata una storia leggendaria: il quadro dell’anima dannata. 
 
© RIPRODUZIONE RISERVATA