Adescava studentesse davanti scuola
e si abbassava i pantaloni: condannato

Adescava studentesse davanti scuola e si abbassava i pantaloni: condannato
di Viviana De Vita
Martedì 16 Febbraio 2021, 06:25 - Ultimo agg. 07:55
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A bordo della propria auto adescava giovani studentesse davanti alle scuole, si abbassava i pantaloni e si masturbava davanti ai loro occhi invitandole a salire in macchina. Una condotta ossessiva andata avanti per mesi, tanto da farlo divenire l’incubo delle ragazzine della zona orientale. Sconto in appello per E.V., 30 anni originario di Montecorvino Pugliano finito in un’aula di tribunale con le pesanti accuse di adescamento di minori, atti osceni in luogo pubblico, stalking e atti sessuali davanti a minorenni.

La sentenza è giunta venerdì scorso, quando i giudici della Corte d’appello del tribunale di Salerno, rideterminando la pena inflitta in primo grado, hanno comminato all’imputato, assistito dall’avvocato Alessandra Chiacchiaro, un anno e sei mesi di reclusione facendo cadere uno degli episodi contestati dalla Procura. 

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La vicenda, sulla quale è ora calato il sipario, è stata ricostruita attraverso le denunce delle ragazzine una delle quali, terrorizzata, allertò il 113 richiedendo il pronto intervento: la minore era già stata molestata dal giovane all’uscita di scuola e due giorni dopo subì un nuovo tentativo di adescamento. 

Secondo la ricostruzione della Procura, l’imputato agiva nella zona adiacente al parco del Mercatello, in prossimità dell’istituto scolastico Galilei - Di Palo e dell’oratorio della chiesa di Sant’Eustachio, entrambi luoghi affollati da minorenni. Sempre la stessa tecnica: il 30enne, a bordo della Fiat Bravo, con una scusa si affiancava alle vittime, tutte ragazzine tra i 14 ed i 16 anni.

Una fu adescata in prossimità dell’istituto scolastico Galilei mentre, da sola, stava raggiungendo la stazione della metropolitana in via Gobetti a meno di cento metri dal parco del Mercatello. Era il 20 aprile 2018 e, il giovane, con la scusa di chiederle un’informazione la fece affacciare dal lato passeggero mostrandosi in pose oscene. Lo stesso giorno, nella stessa zona, adescò un’altra minore reiterando l’identica condotta.

C’è poi un altro e più grave episodio consumatosi a Battipaglia ai danni di una ragazzina del liceo artistico, bersaglio del maniaco che cominciò a perseguitarla appostandosi ogni giorno in prossimità della fermata dell’autobus di via Napoli, accanto alla Bnl, dove la stessa si recava per prendere il bus e tornare a casa dopo la scuola. Il 30enne, a bordo della sua auto, era divenuto un’ossessione per la minore costretta a farsi accompagnare a casa da un adulto per evitare di incontrare l’uomo che la molestava in modo continuo ingenerando nella stessa un fondato timore per la propria incolumità connesso alla paura di aggressioni a sfondo sessuale.

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