Morto Antonello Di Cerbo, il visionario di Salerno che diede voce a chi non l'aveva

Salerno piange Antonello Di Cerco, il padre del terso settore salernitano: sua la prima fattoria sociale

Antonello Di Cerbo
Antonello Di Cerbo
di Monica Trotta
Venerdì 28 Luglio 2023, 06:00 - Ultimo agg. 11:25
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L’ultima sua iniziativa è «Maure aut», l’individuazione di un tratto di spiaggia sul litorale di Pontecagnano riservato a chi soffre di disturbi dello spettro autistico. Un’idea nata per migliorare la qualità della vita delle persone disabili. A questo obiettivo ha dedicato tutta la sua esistenza Antonello Di Cerbo, scomparso ieri a 60 anni. Con la moglie Carmen Guarino ha iniziato giovanissimo a muoversi nel mondo del terzo settore, quando ancora non c’erano leggi o indicazioni su come farlo, mettendoci sempre una componente di profonda umanità e determinazione. Lungimiranza, visione, sogno: sono queste le parole a cui ricorrono, per ricordarlo, le persone che più gli sono state più vicine. «Antonello, vero genio e visionario, ha mostrato prima di altri, di avere capacità anticipatorie: la carenza di risposte istituzionali richiedeva servizi qualificati per le persone» ricorda Andrea De Simone, che quando era presidente della Provincia, nel 1989, ha conosciuto Di Cerbo e la moglie Carmen. «Carmen, Antonello e tantissime ragazze e ragazzi – ricorda in un post su Facebook - hanno contribuito ad attuare la scelta di aprire il palazzo alle istanze di chi non aveva voce. Palazzo Sant’Agostino è stato, in quella fase, un laboratorio di innovazione sociale, riconosciuto sul piano nazionale».

È il 1987 quando per dare quelle risposte che lo Stato non riesce a dare, nasce in via Pio XI la Uildm – Villaggio della solidarietà, dedicato a Guido Scocozza, volontario della prima ora del centro a cui sarà dedicato un premio annuale. È la prima pietra di quella che sarà una grande impresa sociale, che va sotto il nome di Rete Solidale, e che oggi raggruppa diverse strutture residenziali e semiresidenziali per disabili, con tante eccellenze ed idee che hanno precorso i tempi, come «Nonno Emilio», prima fattoria sociale nata in Italia, o la struttura «A casa di Francesca e Giovanna», progetto di co-housing per far vivere insieme persone disabili gravi che non hanno più i genitori che li accudiscono. «Tutto quello che toccava trasformava in maniera geniale – ricorda l’ex consigliere comunale Gino Bernabò – Ci conoscevamo da quanrant’anni, per me è un momento di grande dolore. Mi ha sempre sostenuto anche nella mia attività politica». «Ha dedicato realmente la sua vita alle persone più fragili – ricorda Fabrizio Murino, avvocato ed amico – Ho imparato molto da lui. È stato tra i primi a capire le potenzialità del terzo settore. Era un leader naturale». Accanto all’impegno per la politica (si era candidato alle elezioni regionali del 2020 con il Psi di Enzo Maraio riportando ottomila preferenze), era lo sport l’altra sua passione. Mostrando anche in questo campo competenza e lungimiranza, Di Cerbo ha trasformato una struttura abbandonata in via Clark in un centro sportivo superattrezzato, il palazzetto Acquamare Sport, seimila mq coperti e cinque campi attrezzati, dove è nata e cresciuta l’altra sua creatura, la squadra di ginnastica artistica Ginnastica Salerno. Un team che ha bruciato le tappe: partendo dalla serie C è arrivato in A in tre anni, riuscendo a vincere due scudetti e laureando campioni come Nicola Bartolini, Salvatore Maresca e Gianmarco Di Cerbo. Per completare l’impegno nello sport Di Cerbo ha fondato la Lega Ginnastica, diventandone presidente. «Ci siamo incontrati pochi giorni fa a Roma - scrive in una nota il presidente di Federginnastica Gherardo Tecchi - abbiamo avuto un bellissimo colloquio, come tra due vecchi amici.

Antonello ha fatto tanto per la ginnastica e non solo. Era un uomo pieno di vita, un visionario, capace di trasformare i sogni in realtà. Il nostro movimento perde un dirigente di grande valore, un punto di riferimento per tutto il meridione. Ci mancherà». I funerali si terranno in forma strettamente privata. Al trigesimo si terrà una messa aperta a tutti per ricordarlo.

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