Sarno, un defibrillatore esterno ​all'ingresso dell'ospedale

L'apparecchio donato dall'associazione La Perla

L'ospedale di Sarno
L'ospedale di Sarno
di Rossella Liguori
Giovedì 27 Luglio 2023, 17:09 - Ultimo agg. 19:15
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Un defibrillatore esterno, che potrà essere utilizzato da tutti, sarà installato all'ingresso all'ospedale Martiri del Villa Malta di Sarno. L’obiettivo della sistemazione all’ingresso del presidio ospedaliero è dare la possibilità a chiunque di intervenire tempestivamente, anche in aree differenti dai reparti. Un dispositivo necessario e indispensabile che serve per defibrillare una persona colpita da arresto cardiaco improvviso o da fibrillazione ventricolare.

L’utilizzo rapido, in caso di emergenza, consente di ridurre drasticamente i danni conseguenti ad un arresto cardiaco, fino al punto di evitare la morte della persona colpita.

Del resto, ogni anno in Italia si registrano tra le 60.000 e le 70.000 vittime per arresto cardiaco che costituiscono ben il 10% della totalità dei decessi. L’ospedale di Sarno è  dunque, ancora più cardioprotetto ma non ci si ferma qui, gli obiettivo nuovi sono all’orizzonte come la collocazione all’esterno e nell’area parcheggi.

Domani mattina l’installazione con la donazione del defibrillatore da parte dell’associazione “La Perla”. Ci sarà un momento di approfondimento, insieme al direttore sanitario, Rocco Calabrese, il direttore dell’Unità Operativa Complessa di Cardiologia Utic, Gerardo Riccio, il cardiologo istruttore di Blsd/Pblsd, Giuseppe Colangelo. Si parlerà di primo soccorso anche attraverso una simulazione.

«Quando ci riferiamo all'ospedale di Sarno come primo presidio cardioprotetto della provincia di Salerno, - ha detto il direttore Calabrese- non lo mettiamo solo in relazione alla installazione di defibrillatore semiautomatico all'ingresso, ma soprattutto al fatto che da tempo siano stati avviati specifici ed ulteriori corsi di formazione per tutto il personale e non solo. Oltre questo, l’obiettivo è sensibilizzazione i cittadini all’intervento di primo soccorso e a far sì che sempre più realtà e città siano cardiprotette. I tempi, in simili emergenze, sono importantantissimi, conoscere le manovre salvavita ed aver i mezzi e strumenti a disposizione significa salvare vite umane. Il mio grazie all’associazione per questo dono».

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