Sfida le fiamme e salva una donna intrappolata: il gesto eroico di Federico

Incidente drammatico in via Camporcioni

Federico Pappacena
Federico Pappacena
di Rossella Liguori
Sabato 24 Giugno 2023, 19:31 - Ultimo agg. 19:38
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Un’auto in fiamme, al lato della strada, schiantatasi contro il muro di una abitazione. All’interno dell’abitacolo una donna intrappolata. Le urla, poi, il silenzio e le lingue di fuoco sempre più alte. Un incidente drammatico ed un lieto fine inaspettato che ha il volto di Federico Pappacena, 35enne di Sarno.

Il suo coraggio, il sangue freddo.

Federico è dirigente d'azienda nel settore dell'alta moda, ed il 24 maggio scorso il destino ha disegnato il suo cammino perché si trovasse nel posto giusto al momento giusto. Un gesto eroico spinto dall’altruismo. Così ha salvato la vita ad Antonietta Lepore, residente a Monsummano Terme, in Provincia di Pistoia, protagonista  del terribile schianto  con la sua Citroen C3 in via Camporcioni.

La donna estratta dall’auto da Federico, trasportata poi dal 118 in ospedale in gravi condizioni. Giorni in rianimazione e ora Antonietta sta meglio ed è lei che ha detto subito: "Voglio conoscere chi mi ha salvato". Le hanno asportato la milza, ha un piede rotto e dovrà usare l’ossigeno per qualche mese perché ha riportato un trauma ai polmoni. Per adesso Antonietta è riuscita a rintracciare il 35enne, e cerca ora anche l'altra persona che si è adoperata per tirarla fuori dall'auto in fiamme per ringraziarla come ha fatto con il giovane di Sarno. Federico racconta quella giornata con emozione ed anche timidezza, è molto riservato. Il suo pensiero è rivolto ad Antonietta. “L’unica cosa importante è che stia bene”. 

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“Stavo rientrando in ufficio in auto dalla pausa pranzo. - ricorda Federico - Ad un tratto ho visto un'auto nel verso opposto sbandare improvvisamente e schiantarsi contro un muro. Si è subito distrutta ed ha cominciato nei giro di pochi secondi a fare fumo. Rendendomi conto della serietà della situazione, ho accostato poco più avanti e sono sceso dall'auto per andarmi a sincerare della situazione. Mentre mi avvicinavo all'auto mi sono accorto che stavano iniziando ad alzarsi delle fiamme. Insieme ad un signore ci siamo affacciati al finestrino ed  abbiamo cercato di capire se la donna fosse cosciente. Nel frattempo le fiamme prendevano vigore velocemente e l'abbiamo tirata fuori dal veicolo, trascinata poco lontano dall'auto. Era quasi incosciente e lamentava dei forti dolori, così abbiamo cercato di tenerla sveglia e di muoverla il meno possibile, adagiandola in un primo momento a terra. Nel frattempo, però, le fiamme  si sono fatte altissime e sentivamo degli scoppi, così abbiamo dovuto spostarla ancora più lontano. Abbiamo quindi aspettato accanto a lei che arrivassero ambulanza e vigili del fuoco. Sinceramente abbiamo agito per istinto e d'urgenza perché la situazione stava velocemente peggiorando. C’era tanta tensione sicuramente, ma per fortuna anche tanta razionalità da farci agire in breve tempo. L'incontro con Antonietta, ora che sta bene, è stato emozionante. Lei ci teneva davvero tanto. Fa estremamente piacere che stia bene, anche se purtroppo ha avuto conseguenze serie ugualmente. Ha subito l'asportazione della milza, ha passato tre settimane in ospedale, ha una gamba fratturata e ancora un'intossicazione polmonare che la obbliga ad un respiratore. Ma per fortuna il peggio è passato”.

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