Salerno, parla il presidente del Conservatorio: «Concerti all’Auditorium? Spero già da questa estate»

Il presidente Luciano Provenza anticipa l'accordo con il Comune per aprire l'auditorium del Conservatorio Martucci ai concerti

Il presidente Provenza con i componenti dell'orchestra
Il presidente Provenza con i componenti dell'orchestra
di Luca Visconti
Domenica 3 Marzo 2024, 06:00
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Un rilancio a livello internazionale, live per i cittadini, l’Auditorium con un parcheggio e una serie di iniziative per far decollare il Conservatorio di Salerno. Luciano Provenza, presidente dell’Ateneo salernitano, parla di passato, presente e futuro del Martucci.

Il Tar ha respinto il ricorso per la sua decadenza dalla carica di presidente. Si potranno programmare con più tranquillità gli eventi?

«Quello che è successo non ha condizionato il mio ruolo. Ho fiducia nella giustizia, come uomo di legge, e ho aspettato con calma che facesse il suo corso. Tra le iniziative che vogliamo mettere in atto ci sarà l’organizzazione di concerti sul territorio, in modo che la musica sia fruibile da ogni classe sociale. In tale ottica, i concerti fatti a Sant’Anna, hanno rappresentato un esempio di quello che intendo. Dal punto di vista della internazionalizzazione, il Martucci è tra i primi in Italia, non solo per numero di iscritti di studenti stranieri, ma anche per una grande mobilità dei nostri alunni che vanno all’estero. Il professore Ernesto Pulignano e il direttore Fulvio Artiano stanno dando fondo a tutte le loro energie per intensificare le nostre attenzioni verso i ragazzi che vanno a studiare fuori. Abbiamo dei rapporti ormai consolidati con Paesi stranieri come l’Albania e Bulgaria, che costituiscono momenti di grande crescita per i nostri allievi. Bisogna rafforzare il nostro profilo internazionale e garantire che la musica sia un patrimonio cittadino».

Ci saranno ancora collaborazioni con il Verdi, le scuole, il Comune e il Tribunale di Salerno?

«Assolutamente sì. Il Conservatorio continuerà ad avere convenzioni e rapporti con il Comune innanzitutto, le scuole e con il Teatro Verdi, che effettivamente ci dà la possibilità di poter fare esibire i nostri migliori studenti. Si cresce insieme».

Dopo l’impegno dei consiglieri Cammarota e Celano al Comune, la riapertura dell’Auditorium è quindi cosa fatta?

«Hanno lavorato benissimo ma mi sento di ringraziare tutto il consiglio comunale, perché all’unanimità ha votato per questo affidamento diretto. La politica, in questo caso, viene svolta in modo nobile. Nei prossimi giorni ci sarà un tavolo di lavoro per stabilire tempi e dettagli di un protocollo di intesa. Nei miei piani c’è l’organizzazione dei concerti quest’estate ma se non fosse possibile, per la prossima, sfruttando un panorama mozzafiato. C’è sempre il problema del parcheggio anche per chi abita a Canalone. La soluzione potrebbe essere l’utilizzo di un campetto adiacente per fare un parcheggio con semaforo. Quando le condizioni climatiche sono avverse, diventa rosso e si chiude. Darebbe respiro a tutto l’Auditorium e alla zona alta di Salerno. In merito alla proposta della Fondazione Scuola Medica Salernitana dell’intestazione dell’Auditorium a Fulvio Maffia, che tanto si è speso per questo obiettivo, ricordo che si tratta di un bene del Comune dato in concessione, quindi a quest’ultimo spetta la scelta».

Momenti topici del suo primo anno da presidente?

«Ho subito preso contatto con la Consulta degli studenti per risolvere le loro problematiche. Molte iniziative assunte, le abbiamo realizzate ascoltandoli. In sinergia con il compianto Maffia e il nuovo direttore Fulvio Artiano, ci siamo concentrati per l’approvazione di importanti lavori di ristrutturazione del Martucci, abbiamo ottenuto il comodato gratuito per 19 anni per la nostra struttura, rafforzato la sicurezza antincendio e la cardio protezione. Ci siamo prodigati per il rifacimento dei bagni, per l’utilizzo di nuovi strumenti di comunicazione, la predisposizione di uno sportello psicologico per gli per gli studenti, la sensibilizzazione su tematiche sociali quali la violenza sulle donne, il riconoscimento della carriera alias per tutti gli allievi che rivendicano un’altra identità, l’emanazione del regolamento del diritto allo studio per gli studenti-lavoratori e tanto altro. Tutto ciò è stato possibile grazie all’intero Cda, in particolare del vicepresidente Vittorio Acocella, sempre al mio fianco per la soluzione delle problematiche da affrontare. Siamo a un punto buono ma rimaniamo con i piedi per terra».