Concerto dei Negramaro «zona rossa» cancellata e niente numero chiuso

Il tetto massimo dei cinquemila partecipanti fissato dalla questura è stato ampliato

Concerto dei Negramaro «zona rossa» cancellata e niente numero chiuso
di Barbara Cangiano
Giovedì 29 Dicembre 2022, 08:44 - Ultimo agg. 15:27
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Vittoria a metà, per il Comune, sull'organizzazione del concerto dell'ultimo dell'anno che vedrà protagonisti i Negramaro in piazza Amendola. Dopo le polemiche dei giorni scorsi sulla zona rossa e le liste che i ristoratori avrebbero dovuto fornire in questura per comunicare il numero delle persone intenzionate a partecipare all'evento, ieri mattina, su sollecitazione dell'amministrazione, si è tenuto un nuovo incontro a Palazzo di Governo, dove è stato convocato l'ennesimo comitato per l'ordine e la sicurezza.

Due le novità emerse dal braccio di ferro tra il sindaco Vincenzo Napoli e il questore Giancarlo Conticchio: la prima è che né gli operatori del settore turistico, né quelli che lavorano nel food&wine saranno tenuti a comunicare l'elenco dei loro ospiti.

La seconda è che il tetto massimo dei cinquemila partecipanti - fissato dalla questura - è stato ampliato, seguendo il criterio di una persona per metro quadro.

Calcoli alla mano, dunque, l'accesso potrebbe essere consentito a circa settemila, massimo ottomila persone, con un controllo ai varchi affidato alla ditta Kls e supervisionato dalle forze dell'ordine. Numeri ben lontani dai vecchi concerti pre Covid, quando in piazza, tra ingressi e uscite, si sono contate anche ben oltre ventimila persone. Il primo cittadino usa i toni del politically correct, e a margine della riunione ringrazia prefetto e questore «per l'opportunità che ci hanno dato di discutere di un argomento che ci sta particolarmente a cuore, il Capodanno con un concerto importantissimo, quello dei Negramaro. Alcune considerazioni - spiega - Intanto non ci sarà bisogno da parte dei ristoratori di fornire i nomi dei prenotati. Inoltre abbiamo chiesto con forza che venisse tolta questa impostazione che definiva piazza Amendola come zona rossa. Non esistono zone rosse, piuttosto sarà un luogo dove sarà garantita la sicurezza ai partecipanti. Abbiamo deciso di tenere qui il concerto perché piazza Amendola è un posto dell'anima, del cuore, visto che qui si sono tenuti tutti i concerti più importanti del Capodanno, quindi è stata nostra intenzione consolidare questa consuetudine che è riconosciuta da tutti i salernitani e da tutti gli ospiti che affollano la nostra città». Napoli preferisce non sbilanciarsi: «La piazza sarà messa in sicurezza nel senso che entrerà un numero importantissimo di persone che non quantifico, diciamo tante quante è possibile che possa contenerle sempre garantendo la sicurezza a tutti i partecipanti».

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Dietro le parole del sindaco, però, c'è un testa a testa meno sereno; da una parte la necessità dell'amministrazione comunale di non scontentare il terziario e i turisti, oltre che di giustificare un investimento economico importante, dall'altra quella del questore di non contravvenire alla circolare Piantedosi del 2018 che impone regole ferree per la gestione degli eventi e che dovrebbe debuttare proprio quest'anno dopo le restrizioni imposte in precedenza dall'emergenza sanitaria. Una persona per metro quadro? Nel tira e molla della riunione di ieri mattina si è lasciato intendere che il numero potrebbe salire a due, fino al riempimento di piazza Amendola, ma con una sorta di cuscino che, in caso di necessità, possa consentirne il rapido sfollamento. Ora sarà compito della Kls e dei suoi ingegneri, quantificare, piantina alla mano, quanti potranno accedere e godere del concerto. Nel summit si è parlato anche di piazza della Libertà: il Comune ha infatti chiesto a Conticchio di rivedere la scelta di chiudere i parcheggi nell'eventualità che l'area venga sfruttata per ospitare manifestazioni. «È un nodo da sciogliere per il futuro - chiarisce l'assessore alla Sicurezza Claudio Tringali - Abbiamo uno spazio che va utilizzato e dobbiamo capire come bilanciare i requisiti di sicurezza con la necessità di far fruire ai cittadini un luogo pubblico che ha grandi potenzialità da non sprecare. Su questo dovremo ragionare, senza le polemiche inutili che si sono registrate in questi giorni, ma con grande sinergia e spirito di collaborazione».
 

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