Coronavirus a Salerno, piano Asl
per gli ospedali per i contagiati

Coronavirus a Salerno, piano Asl per gli ospedali per i contagiati
di Sabino Russo
Martedì 10 Marzo 2020, 08:38
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Gli ospedali salernitani si preparano ad affrontare una ulteriore impennata di contagi da coronavirus. Le nuove disposizioni dell'Asl prevedono il trasferimento dei pazienti risultati positivi che necessitano di ricovero, nell'eventualità il Cotugno non dia la disponibilità di posti letto, presso i reparti di malattie infettive dei presidi di Nocera Inferiore, Eboli e Vallo della Lucania, mentre nel caso di persone che abbiano bisogno di trattamenti intensivi, presso la rianimazione di Eboli, in attesa che vengano completati gli interventi all'ospedale di Scafati, individuato come nosocomio dedicato per i casi di covid-19. Qui gli uffici di via Nizza hanno già avviato anche la manifestazione di interesse per l'assunzione a tempo determinato, per 6 mesi, di 50 infermieri attraverso lo scorrimento della graduatoria interna, a cui farà seguito, nei prossimi giorni, anche il reclutamento di medici e personale di supporto. Per il trasferimento di questi pazienti verrà attivato un servizio dedicato di trasporto interospedaliero con rianimatore, che utilizzerà una barella ad alto biocontenimento, per consentire un trasporto in sicurezza. Il servizio, provvisoriamente, fino a nuova disposizione, verrà svolto dalla centrale mobile di rianimazione di Sant'Arsenio, che sarà idoneamente allestita. Si dovrà contattare la centrale 118 che accertata la disponibilità di posto letto presso il Cotugno, ovvero presso gli ospedali di Eboli o di Scafati, organizzerà il trasporto del paziente critico.

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«A Scafati ci stiamo muovendo in maniera molto spedita per fornire l'ospedale di relativo personale e attrezzature spiega il direttore sanitario dell'Asl Ferdinando Primiano Ci sono stati già diversi sopralluoghi da parte dell'ufficio Tecnico e del direttore di prevenzione e prevenzione per individuare i posti dedicati. Qui faremo sia l'attività intensiva che sub-intensiva, per le quali saranno dedicati circa una ventina di posti letto. Parliamo di un presidio che è di particolare specificità per la bronco-pneumologia, già organizzato per pazienti di grande fragilità. Almeno un'altra quarantina di posti invece, saranno dedicati a quelli clinici in attesa di dimissioni. Nei prossimi giorni dovremmo avviare anche l'assunzione di altri medici». L'Asl inoltre, ha dato disposizione a tutto il personale di astenersi dal recarsi presso gli uffici diversi da quelli di competenza, salvo che per situazioni strettamente emergenziali, e di utilizzare tutti gli strumenti disponibili, evitando così contatti tra le persone. I dirigenti, inoltre, dovranno valutare la possibilità di far fruire un periodo di ferie ai dipendenti che non sono direttamente interessati all'emergenza.
LE POLEMICHE
Continua a tenere banco, intanto, la polemica relativa alla gestione della paziente di Pompei trasferita da una clinica privata al nosocomio di Eboli. «Si sta facendo tutto al buio, cioè applicando parzialmente o non applicando affatto i protocolli ufficiali dice il segretario generale della Uil Fpl di Salerno Donato Salvato Emblematico è quanto accaduto all'ospedale di Eboli, laddove vi è stato un assoluto scostamento dalle procedure previste, tant'è che qualche vertice locale ha dimostrato, con le sue dichiarazioni, di non conoscere la differenza tra isolare un malato e posizionarlo in una stanza singola. Dove mai dovessero essere confermate situazioni precarie, chiediamo al manager dell'Asl di attivare tutte le più opportune azioni a carico di chi dovesse risultare inadeguato al ruolo ricoperto». Dubbi vengono sollevati anche in merito al blocco delle prestazioni ambulatoriali in regime di intramoenia allargata (le visite effettuate col fatturario dell'azienda di appartenenza negli studi privati autorizzati). «Si tratta di prestazioni non ripetibili, come ad esempio, nel caso dell'ostetricia, l'ecografia strutturale o morfologica, che si fa in un periodo preciso della gravidanza, superato il quale l'esame non ha valore diagnostico sostiene Mario Polichetti, sindacalista Fials Pur nella necessità di mantenere gli ambulatori chiusi per evitare l'affollamento e la possibilità di contagio, è necessario che alcune visite vengano comunque consentite». Dalla Regione, intanto, giunge un importante provvedimento, con la proroga di tre mesi per la pratica di rinnovo per l'esenzione dal ticket.
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