Covid: su i contagi, in un mese l'indice
è quintuplicato: anziana muore a Cava

Covid: su i contagi, in un mese l'indice è quintuplicato: anziana muore a Cava
di Sabino Russ
Sabato 13 Novembre 2021, 08:57 - Ultimo agg. 13:15
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Quintuplicato l'indice di contagiosità in un mese, che sale a 75 casi ogni 100mila abitanti negli ultimi sette giorni nel salernitano. Sono 143, invece, i tamponi positivi comunicati ieri dall'Unità di crisi, che portano la conta complessiva a 76mila 128. Da registrare, purtroppo, il decesso di una 90enne a Cava de' Tirreni, dove si rileva anche una impennata di nove contagi in due giorni.

A dare il segno tangibile del cambio di passo del virus nelle ultime settimane è il dato relativo all'indice di contagiosità, che mostra come, nel corso di un mese circa, si sia passati da 15 casi ogni 100mila abitanti ai 75 di ieri. Una brusca accelerata, testimoniata anche dai contagi degli ultimi giorni, durante quali si è partiti dai 135 casi rilevati mercoledì, i 106 del giorno prima e i 153 di giovedì.

Sono 143, invece, i tamponi positivi comunicati ieri dall'Unità di crisi. Nove positivi, in poco più di due giorni, a Cava de' Tirreni, dove si registra anche un decesso. A perdere la sua battaglia contro il covid è una novantenne, A.G., residente nel centro cittadino. Secondo le prime ricostruzioni, la donna, se pur vaccinata, aveva diverse patologie pregresse. Il bollettino, diramato dal dipartimento di prevenzione collettiva, segna a Cava un trend in crescita tristemente costante negli ultimi giorni. La fascia di età che registra il maggior numero di positivi è quella tra i 50 e 70 anni, colpiti anche i bambini con una classe delle scuole materne in quarantena. Sono 83 i casi totali nella Valle metelliana (il 9 novembre erano 74), di cui tre sono ospedalizzati. I deceduti salgono a 47.

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Preoccupazione anche a Siano. «Negli ultimi giorni c'è stato un aumento esponenziale di contagi nella nostra comunità - dice il sindaco Giorgio Marchese - I dati attuali ci indicano oltre 20 positivi e tanti familiari e congiunti in quarantena obbligatoria». Tre nuovi casi anche in Cilento, di cui uno a Centola e uno a Palinuro, come reso noto dal sindaco Carmelo Stanziola, e uno a Capaccio Paestum, e altri tre a Bracigliano. «Il numero di guariti da inizio pandemia è salito a 444 unità, con 3 guariti in più rispetto al precedente aggiornamento - illustra il primo cittadino Vincenzo Rescigno - Al momento risultano 7 soggetti positivi. La maggior parte dei soggetti che sono risultati positivi nel recente passato hanno avuto lievi sintomi». Sono 869 i casi positivi in Campania, su 26mila 309 test esaminati. Giovedì l'indice di contagio era pari al 3,26 per cento, mentre ieri è stato al 3,30 per cento. Sei i morti, cinque nelle ultime 48 ore ed uno deceduto in precedenza, ma registrato ieri. Negli ospedali resta invariato a 17 il numero dei posti letto occupati nelle terapie intensive e resta invariato a 290 anche in degenza.

Proclamato da Cgil, Cisl e Uil lo sciopero, per l'intera giornata del 14 dicembre prossimo, del personale del comparto del dipartimento di salute mentale dell'Asl Salerno, contrari alla chiusura notturna dei centri dell'azienda sanitaria. Nel corso della 24 ore di mobilitazione, sarà garantita la continuità delle prestazioni indispensabili, nonché quanto stabilito nel protocollo d'intesa sulle linee guida per le procedure di raffreddamento e conciliazione da inserire negli accordi sulle prestazioni indispensabili in caso di sciopero sottoscritto il 31 maggio 2021. Oltre all'ottimizzazione dei servizi, a preoccupare le tre sigle confederali è il ridimensionamento delle attività, con la chiusura notturna e la presa in carico totale, per qualsiasi problema, dei pazienti psichiatrici. «Registriamo il fallimento del tavolo tecnico, che era stato messo in campo tra il dipartimento e le organizzazioni sindacali, ma sono state prese scelte che non possiamo accettare - spiega Antonio Capezzuto, segretario generale della Fp Cgil Salerno - Due settimane fa abbiamo tenuto già un presidio, con stato di agitazione, ma non c'è stato nessun incontro con i vertici aziendali. Di conseguenza, siamo nella condizione di dover proclamare lo sciopero».

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